Missili ATACMS all’Ucraina: la fornitura di razzi dagli USA, la nuova escalation nella guerra con la Russia

Già entrati in azione nella guerra contro l’Iraq nell’operazione Desert Storm del 1991, i missili ATACMS saranno forniti dagli Stati Uniti all’Ucraina dopo lo sblocco del pacchetto di aiuti militari e finanziari da parte del Congresso degli Stati Uniti a Ucraina, Israele e Taiwan per 95 miliardi di dollari. Arriveranno nei prossimi giorni. “Dobbiamo muoversi: inizieremo a consegnare i sistemi di difesa aerea all’Ucraina nelle prossime ore”.

È un passo in avanti nelle forniture degli aiuti a Kiev, potranno colpire ben oltre le prime linee russe e secondo alcuni osservatori rappresentare un ulteriore escalation nel conflitto. La situazione al fronte resta critica per l’Ucraina, Mosca ha intensificato i bombardamenti sulla città e starebbe programmando una nuova controffensiva. “Non è troppo tardi – aveva spiegato al G7 il segretario di Stato Antony Blinken – Tutti noi siamo convinti che questo provvedimento farà un’enorme differenza per le capacità della difesa ucraina e per la possibilità di respingere con successo l’aggressione russa”.

Cosa sono i missili ATACMS

I missili Atacms hanno una gittata fino a 300 chilometri, una potenza e una precisione inediti finora per l’esercito ucraino. Possono modificare in volo la loro traiettoria. Sfruttano un propellente solido e sono lunghi quattro metri, per un diametro di 610 mm. PosSono essere lanciati dal veicolo cingolato M270 Multiple Launch RocketSystem (Mlrs) e dal sistema M142 High Mobility Artillery Rocket System (Himars) su ruote.

La loro prima versione risale alla fine degli anni ’80 ai missili superficie-superficie (Ssm) tattici Atacms (Army Tactical Missile System). Sono prodotti dalla Lockheed-Martin in varie versioni, l’azienda li descrive come un “missile guidato a lungo raggio che offre ai comandanti operativi la potenza di fuoco immediata per vincere battaglie in profondità”. Dalla guerra in Iraq in poi sono stati costantemente aggiornati e migliorati.

Il vettore trasporta una testata a frammentazione esplosiva di classe WDU18 da 500 libbre, quasi 230 chilogrammi. Sono usati per colpire siti di artiglieria di difesa aerea, unità missilistiche superficie-superficie, siti logistici, complessi di comando e controllo e basi operative avanzate per elicotteri. Il costo per ogni unità è stimato a oltre un milione di dollari secondo alcune fonti.

Gli aiuti USA all’Ucraina

I fondi sbloccati per Kiev ammontano a 60,8 miliardi di ollari. Non denaro in contanti al governo Zelensky ma armi e sistemi di difesa aerea, addestramento per i soldati ucraini e gestione delle basi americane in Europa. A Israele 26,4 miliardi di dollari per rafforzare i sistemi di difesa militare tra cui la cosiddetta “Iron Dome”, la contraerea. 9 miliardi per l’assistenza umanitaria a Gaza. “Questi aiuti militari significano nuove commesse per l’industria americana, quindi posti di lavoro”, aveva spiegato Blinken sempre al G7 di Capri.

Il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense, Jake Sullivan, ha confermato che il presidente Joe Biden aveva tuttavia già inviato segretamente missili a lungo raggio ATAMCS in Ucraina a marzo. Sullivan ha aggiunto che gli Stati Uniti “ne invieranno altri”. Sullivan aveva aggiunto che Biden aveva chiesto i missili fossero utilizzati “soltanto all’interno del territorio ucraino” e non sul territorio russo.