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Chi è Attilio Cubeddu, il superlatitante dell’Anonima Sequestri ricercato da oltre 20 anni e il dubbio che non sia più vivo

Chi è Attilio Cubeddu, il superlatitante dell’Anonima Sequestri ricercato da oltre 20 anni e il dubbio che non sia più vivo

Sul sito del Ministero dell’Interno sono tre i latitanti di massima pericolosità segnalati con tanto di foto, tutte in bianco e nero, e scheda. Si tratta di Attilio Cubeddu, Giovanni Motisi e Renato Cinquegranella. Dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro e Pasquale Bonavota si è accorciato l’elenco dei criminali inafferrabili. Si tratta di “latitanti di massima pericolosità facenti parte del ‘Programma speciale di ricerca’ selezionati dal Gruppo Integrato Interforze – come si legge sul sito del Governo – L’iniziativa è volta a stimolare lo spirito di collaborazione della collettività con le Forze di Polizia nel settore della ricerca di pericolosi malviventi”. Il ricercato da più tempo di questo elenco è Attilio Cubeddu, nato il 2 marzo 1947 ad Arzana (NU) e ricercato dal 1997.

Cubeddu è ricercato dal 1997, per non aver fatto rientro, al termine di un permesso, nella Casa Circondariale di Badu è Carros (NU), dove era ristretto, per sequestro di persona, omicidio e lesioni gravissime. Il 18 marzo 1998 sono state diramate le ricerche in campo internazionale, per arresto ai fini estradizionali. Membro dell’Anonima Sequestri, partecipò nei primi anni Ottanta ad alcuni celebri rapimenti come quello di Cesare Peruzzi in Toscana e di Ludovica Rangoni Machiavelli e di Patrizia Bauer in Emilia-Romagna. Fu arrestato nel 1984 a Riccione, poi, 13 anni dopo, ottenne un permesso premio per uscire dal carcere dove non rientrò più. E così iniziò la sua latitanza.

È stato condannato in contumacia per il sequestro di Giuseppe Soffiantini, imprenditore di Manerbio (Brescia), rapito il 17 giugno 1997 e, secondo quanto ricostruito da Il Post, rilasciato dopo 237 giorni di prigionia dopo il pagamento di circa 5 miliardi di lire. Secondo quanto ricostruito, inizialemnte Soffiantini fu rapito da altri banditi sardi e solo successivamente ceduto a Cubeddu e Giovanni Farina, altro criminale poi arrestato nel 1998 in Australia. Secondo qualcuno Cubeddu potrebbe essere morto, ucciso proprio da Farina durante la spartizione del riscatto. Tuttavia questa teoria non ha mai avuto alcuna conferma. Secondo altri invece Cubeddu è ancora latitante in Sardegna e avrebbe avuto anche un ruolo nel sequestro di Silvia Melis, sequestrata a Tortolì, in Ogliastra, il 9 febbraio 1997 e rilasciata 265 giorni dopo. Il suo nome resta per ora ancora nella lista dei più pericolosi ricercati d’Italia ed è come svanito nel nulla.