La storia
Chi è Renato Cinquegranella, il camorrista in fuga da 19 anni: la strage di Poggioreale e la fuga
Cronaca - di Rossella Grasso
Si è reso responsabile di crimini efferati e che all’epoca fecero molto scalpore. Renato Cinquegranella è ricercato dal 6 ottobre 2002 per associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso in omicidio, detenzione e porto illegale di armi, estorsione ed altro. Dal 7 dicembre 2018 sono state diramate le ricerche in campo internazionale, per arresto ai fini estradizionali. Così si legge nella scheda a lui dedicata dal Ministero dell’Interno nella sezione della Direzione centrale della Polizia Criminale – Elenco dei latitanti di massima pericolosità dove è iscritto insieme ad Attilio Cubeddu e Giovanni Motisi, gli altri due latitanti più ricercati d’Italia.
A 72 anni Cinquegranella è considerato uno dei latitanti più pericolosi d’Italia. Di lui si sono completamente perse le tracce 19 anni fa. È stato un affiliato della Nuova Famiglia, la “federazione” di clan camorristici che negli anni Ottanta combattè una feroce guerra contro la nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo per il controllo delle attività criminali a Napoli. Secondo quanto riportato da Il Post si sarebbe protagonista anche di un episodio criminale particolarmente eclatante, l’omicidio di Giacomo Frattini, detto bambulella, affiliato della Nco. Sarebbe stato proprio lui a far trovare il cadavere del rivale nel bagagliaio di un auto dopo avergli tagliato la testa, le mani ed estratto il cuore lasciati in un sacchetto di plastica all’interno dell’auto.
Frattini venne ucciso dietro commissione dalla Nuova Famiglia perché considerato uno dei promotori della Strage di Poggioreale avvenuta la sera del 23 novembre 1980, proprio il girono del Terremoto dell’Irpinia. Quel giorno le scosse furono avvertite chiaramente anche a Napoli e per questo motivo le celle dell’enorme carcere napoletano vennero aperte. Così si trovarono faccia a faccia i detenuti della Nuova camorra Organizzata e della Nuova famiglia che si fronteggiarono corpo a corpo. Morirono 3 detenuti: Michele Casillo, Antonio Palmieri e Giuseppe Clemente, tutti appartenenti alla Nuova famiglia.
Cinquegranella fu accusato di aver avuto un ruolo anche nell’assassinio di Antonio Ammaturo, poliziotto ucciso il 15 luglio 1982 dalle Brigate Rosse. Secondo quanto ricostruito dalla Procura, Cinquegranella avrebbe fornito supporto logistico al gruppo di terroristi. Di lui si sono completamente perse le tracce.