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Angelo e Paola, i promessi sposi diventati prete e suora: “Ogni volta che sono a Napoli passo al monastero da lei…”

Angelo e Paola, i promessi sposi diventati prete e suora: “Ogni volta che sono a Napoli passo al monastero da lei…”

Da promessi sposi a “promessi a Dio”. Con ironia Avvenire racconta la storia di Paola e Angelo, un tempo fidanzati e ad un passo dal matrimonio dopo anni passati assieme e ora rispettivamente monaca di clausura, carmelitana scalza, e sacerdote in Germania.

I due si conoscono in parrocchia a Portici, popoloso comune nell’hinterland di Napoli, quando hanno 16 anni Angelo e 15 Paola: si innamorano e si fidanzano, nove anni assieme da ‘concludere’ con un matrimonio. Il terzo incomodo in questa storia, per usare un eufemismo, è la “chiamata”.

La coppia di giovani fidanzati aveva anche trovato casa, mentre Paola completava i suoi studi universitari in Economia, ma sul più bello Angelo viene lasciato. Oggi il sacerdote, ordinato nel 2013, racconta al giornale della Cei la loro storia: “Andammo al convegno del Rinnovamento nello Spirito Santo a Rimini e Dio fece capire a Paola che la voleva sua, ma lei non riusciva ad accettarlo. Mi lasciò una prima volta a maggio. Dopo poco ci rimettemmo insieme poiché lei non riusciva a dire il suo “sì” al Signore. Ad ottobre invece Dio vinse i suoi ostacoli e Paola mi lasciò concludendo definitivamente la nostra storia”.

Un ruolo chiave lo avrà, lo spiega lo stesso don Angelo, l’arrivo nella parrocchia di Portici del giovane vice curato don Michele Madonna, attualmente parroco a Santa Maria di Montesanto a Napoli. Anche don Ragosta alla fine “cederà” alla chiamata.

Don Angelo entra in seminario a 26 anni e a 33 viene ordinato presbitero dall’allora arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe. Nel 2018 don Angelo chiede ed ottiene dall’arcivescovo il nullaosta per fare una esperienza di apostolato alla missione cattolica di Wuppertal, in Germania. Dopo cinque anni, scrive Rosanna Borzillo su Avvenire, il sacerdote accoglie la proposta di trasferirsi a Mühlacker, sempre in Germania, dove attualmente si trova impegnato a svolgere il servizio pastorale alle comunità italiane.

Il sacerdote ovviamente non ha dimenticato la sua Paola, ora diventata monca col nome di suor Maria Giuseppina. “Ogni volta che sono a Napoli passo al monastero da lei, suor Maria Giuseppina. La storia non è poi così cambiata: da fidanzati mi beccavo le ramanzine. Me le continuo a beccare pure da prete”, racconta don Angelo.