Meloni e gli ex Terzo Polo risalgono, flette il Pd: il quadro politico della supermerdia Agi/YouTrend
Politica - di Redazione
La rincorsa del Partito Democratico e il cosiddetto “effetto Schlein” sui Dem, il trend positivo nato dopo l’elezione a segretaria di Elly Schlein, sembra essersi ormai fermato. È quanto emerge dai dati della supermedia YouTrend/Agi, la media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto degli italiani.
I Dem perdono infatti lo 0,3 per cento rispetto a due settimane fa e si attestano di poco sopra quota per cento. Al primo posto resta Fratelli d’Italia, che per sesta settimana consecutiva rimane (sia pur di poco) sotto il 29% pur recuperando qualche decimale: segno che sia Giorgia Meloni che Elly Schlein si siano sostanzialmente stabilizzate nei consensi, personali e dei partiti di cui sono leader.
Supermedia YouTrend/Agi che include sondaggi realizzati dal 27 aprile al 10 maggio dagli istituti EMG (data di pubblicazione 8 maggio), Euromedia (11 maggio), Quorum (8 maggio), SWG (1 e 8 maggio) e Tecnè (29 aprile e 6 maggio).
L’altro dato evidente che emerge dalle rilevazioni è la crescita dell’ormai ex Terzo Polo ad un mese dal traumatico divorzio avvenuto tra Carlo Calenda e Matteo Renzi, leader rispettivamente di Azione e Italia Viva. I rapporti tra i due restano ancora tesi, ma i gruppi parlamentari per ora restano uniti, nonostante i numeri di IV consentirebbero sulla carta di separarsi per la formazione di un gruppo autonomo. Quanto ai numeri invece dei sondaggi, Azione cresce e si stabilizza sopra quota 4 per cento mentre Italia Viva recupera oltre mezzo punto e si porta al tre per cento.
Nel centrodestra di governo va registrata la lieve crescita della Lega, col Carroccio che sfonda quota 9 per cento: in difficoltà invece Forza Italia, il partito di Silvio Berlusconi scende sotto il sette per cento e risente ancora in maniera evidente dell’assenza forzata dalle scene di Silvio Berlusconi, il suo presidente da oltre un mese all’ospedale San Raffaele di Milano per le complicazioni della leucemia cronica di cui soffre da alcuni anni.
Quindi il Movimento 5 Stelle, il partito di Giuseppe Conte che si è riportato sopra il 16 per cento e sta lentamente fermando l’emorragia di voti che nelle scorse settimane sono andati in direzione Partito Democratico. Quanto agli altri partiti ‘minori’, tutti restano sostanzialmente stabili o comunque con lievi movimenti nelle intenzioni di voto: l’Alleanza Verdi/Sinistra è al 2,9%, +Europa al 2,2%, Italexit al 2,1%, Unione Popolare all’1,5% e Noi Moderati allo 0,9 per cento.
Supermedia partiti
Fratelli d’Italia I 28,9 (+0,2) Partito Democratico 20,2 (-0,3) Movimento 5 Stelle 16,1 (+0,2) Lega 9,1 (+0,2) Forza Italia 6,9 (-0,3) Azione 4,3 (+0,2) Italia Viva 3,0 (+0,6) Verdi/Sinistra 2,9 (-0,1) +Europa 2,2 (+0,1) Italexit 2,1 (+0,1) Unione Popolare 1,3 (-0,1) Noi Moderati 0,9 (-0,4)
Supermedia coalizioni
Centrodestra 45,7 (-0,4) Centrosinistra 25,4 (-0,3) Movimento 5 Stelle 16,1 (+0,2) Terzo Polo 7,3 (+0,7) Italexit 2,1 (+0,1) Altri 3,4 (-0,3)