La mossa del miliardario
Elon Musk non sarà più Ceo di Twitter, ma manterrà i pieni poteri: per il suo posto in pole Linda Yaccarino (e Tesla vola in Borsa)
Economia - di Carmine Di Niro
Dando finalmente seguito al sondaggio lanciato da lui stesso lo scorso dicembre sul proprio profilo Twitter, dove quasi il 60% degli utenti votò in favore delle sue dimissioni, Elon Musk ha annunciato giovedì che lascerà l’incarico di Ceo dell’azienda-social network.
Il patron di Twitter, acquistato nell’ottobre del 2022 per l’astronomica e fuori mercato cifra di 44 miliardi di dollari, dal momento dell’acquisizione aveva ricoperto ad oggi quasi tutti i ruoli di potere nell’azienda: da quello di Ceo, acronimo inglese che sta per Chief Executive Officer, in sostanza il nostro “amministratore delegato”, a quello di di Chief Technology Officer (Cto), che manterrà anche in futuro.
Sempre sul suo account Musk, secondo uomo più ricco al mondo e proprietario tra le altre cose di Tesla e SpaceX, ha annunciato dunque giovedì di aver “trovato un nuovo Ceo per Twitter. Lei inizierà tra 6 settimane”.
Excited to announce that I’ve hired a new CEO for X/Twitter. She will be starting in ~6 weeks!
My role will transition to being exec chair & CTO, overseeing product, software & sysops.
— Elon Musk (@elonmusk) May 11, 2023
Si tratterà dunque di una donna e secondo varie fonti il profilo pare ricadere su Linda Yaccarino, l’attuale responsabile della pubblicità e delle partnership per NBCUniversal, una delle più grandi aziende mediatiche e di intrattenimento al mondo. In particolare il Wall Street Journal ha riferito che Yaccarino, che nel recente passato ha realizzato un’intervista molto positiva a Musk e ha più volte twittato di volere un rapporto più stretto tra NBCUniversal e Twitter, starebbe facendo dei colloqui per ottenere il posto.
Altri nomi papabili per la scelta del nuovo Ceo che, come detto, non si insidierà ai vertici dell’azienda prima di maggio, sono quelli di Sheryl Sandberg, l’ex direttrice operativa di Meta che ha trasformato l’azienda in un gigante della pubblicita’ digitale, e Sarah Friar, Ceo di Nextdoor e già direttrice finanziaria della società di pagamenti Block, creata dal cofondatore di Twitter Jack Dorsey.
Le dimissioni da Ceo di Musk non vanno intese però comune un disimpegno dall’azienda e dal social network: nei fatti l’imprenditore e miliardario di origini sudafricane manterrà gran parte dell’influenza attuale nelle decisioni sulle mosse prossime di Twitter, mentre alla nuova Ceo verrà affidata probabilmente la gestione delle risorse umane ed economiche della società, dove Musk ha messo in atto profondi cambiamenti e soprattutto tagli, licenziando metà dei lavoratori.
Da quando ha acquisito l’azienda, Musk è stato costantemente al centro delle attenzione dei media statunitensi e delle polemiche: dalla scelta, come paladino del “free speech”, della libertà di espressione, di allentare drasticamente le misure prese dal social contro la diffusione di fake news, fino alla reintroduzione dei profili di utenti bloccati per aver diffuso messaggi d’odio, compreso l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, oltre all’ondata di licenziamenti e alla pesante svalutazione del titolo, che ha perso metà del suo valore.
La scelta di Musk di lasciare almeno formalmente il comando del social network ad un altro professionista si lega, al di là della questione sondaggio, anche al pressing in corso da mesi dagli investitori di Tesla, l’azienda di auto elettriche di cui Musk è proprietario e che genera la gran parte del suo patrimonio: sin dallo scorso dicembre alcuni dei grandi investitori nella casa automobilista avevano chiesto apertamente all’imprenditore di cedere il controllo del social network addossando al grande tempo speso dietro il suo nuovo “giocattolo” la colpa del crollo del prezzo della azioni di Tesla, che non a caso sono fortemente risalite dopo l’annuncio fatto da Musk sul nuovo Ceo di Twitter.