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Pianura padana maglia nera d’Europa, sua l’aria più inquinata

Pianura padana maglia nera d’Europa, sua l’aria più inquinata

Maglia nera d’Europa per l’aria più inquinata. Parliamo della Pianura Padana, che si conferma la regione con i più alti livelli di particolato (Pm10 e Pm2.5) nell’atmosfera: a dirlo è l’ultimo rapporto sull’inquinamento atmosferico dell’Agenzia europea per l’ambiente (EEA), basato su dati definitivi 2021 e preliminari per il 2022.

L’EEA ha preso in considerazioni sostanze inquinanti cui si associa lo sviluppo di patologie principalmente cardiovascolari e respiratorie dopo l’esposizione a lungo termine. Si parla principalmente di particolato, di ozono e di biossido di azoto. Ad avere l’impatto maggiore sulla salute – viene associato al cancro ai polmoni, infarti e infezioni respiratorie – è il PM2,5.

Le cause dell’inquinamento in Nord Italia sono note da anni e molteplici: l’area è molto popolata, ci sono tante città, è densamente industrializzata. Soffia inoltre poco vento in Pianura Padana, chiusa tra Alpi ed Appennini, e le sostanze inquinanti ristagnano e non vengono disperse.

La classifica delle città con oltre 50mila abitanti più inquinate del 2021, che tiene conto delle concentrazioni di PM2,5, riporta solo città del nord nelle prime dieci posizioni. In testa Cremona seguita da Padova e Vicenza sul podio. A seguire Venezia, Brescia, Piacenza, Bergamo, Alessandria, Asti e Verona. 12esima Milano, 14esima Torino. Solo due città polacche, Piotrkow Trybunalski e Nowi Sacz, e una croata, Slavonski Brod, hanno valori di concentrazioni di PM2,5, l’inquinante che ha l’impatto maggiore sulla salute e in particolare è associato a infezioni respiratorie, cancro ai polmoni e infarti, superiori a quelli di Cremona.

Ma il rapporto evidenzia che elevate concentrazioni di particolato si riscontrano anche nell’Europa centro-orientale, principalmente a causa dell’uso del carbone per il riscaldamento e la produzione industriale. Il biossido di azoto, le cui emissioni sono causate principalmente dal traffico, caratterizza l’aria di tutte le più grandi città del Continente, mentre alte concentrazioni di ozono interessano soprattutto l’Italia e il bacino del Mediterraneo per via del ruolo dell’irradiazione solare e del calore nella formazione di questo gas.

Secondo l’Agenzia Europea sono oltre 1200 i minori che muoiono ogni anno in Europa a causa dell’inquinamento atmosferico, perciò si chiede ai governi politiche specifiche per la protezione di bambini e ragazzi. Secondo il rapporto sono poco più del 10% le aree verdi che si trovano entro un raggio di 300 metri dagli istituti scolastici. Solo il 6% delle strutture è coperto da alberi. Le scuole con i dintorni più green si trovano generalmente nei Paesi del Nord Europa. La prima città con una qualità dell’aria definita accettabile è Genova.