Lo scatto storico
Quella foto di Gianni Minà: “Eravamo io Muhammad Alì, De Niro, Sergio Leone e Gabo”
Quella sera a cena: quattro icone del Novecento e un giornalista. E quel giornalista era Gianni Minà, la cena a Roma, gli altri commensali Muhammad Alì, Robert De Niro, Sergio Leone e Gabriel García Márquez. La foto è entrata nella storia del giornalismo, è stata scattata nel ristorante “Checco er Carettiere” a Trastevere ed è diventata la rappresentazione più fedele della carriera di Minà, tra i giornalisti italiani più noti di sempre, capace di instaurare longeve relazioni personali con grandi personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport e della politica.
Minà è morto nel marzo 2023, a 84 anni, “dopo una breve malattia cardiaca”. L’attore e regista Massimo Troisi sintetizzò con efficacia la sua maniera di stringere relazioni con una battuta sull’agenda telefonica del giornalista. “È una cosa da invidiarlo, lui è uno che si mette là – aveva detto in una trasmissione dedicata a Pino Daniele – tà tà tà, e chiama a Cassius Clay, così, e non è che gli sbatte il telefono in faccia, no”. La battuta è diventata molto nota e citata, è tornata virale dopo la morte di Minà.
Quella sera – la sera della foto – il pugile campione dei pesi massimi e attivista dei diritti civili statunitense Muhammad Alì era a Roma per partecipare alla trasmissione di Minà, Blitz. Il giornalista (che si è occupato molto anche di pugilato) ha raccontato tantissime volte la storia aggiungendo dettagli e aneddoti. “Stavamo per andare a cena – ha detto a Il Corriere della Sera – , quando mi chiama Robert De Niro, di cui sono amico, per vederci. Gli dico con chi sono e gli propongo di raggiungerci e lui risponde che si considerava già invitato. Stavamo per uscire quando squilla di nuovo il telefono, questa volta era Sergio Leone, appena bidonato da De Niro: ‘A fijo de ‘na mignotta voglio veni’ pur’io!’. Buon ultimo chiama Gabo (García Márquez, ndr) e il gruppo era fatto … Chi pagò il conto? Io! Abbiamo speso un po’…”.
A cena con quei quattro giganti a tenere banco furono i racconti del campione. “Passammo l’intera serata a fare domande a Muhammad sulla sua carriera e sui suoi match. Ci raccontò tutto. Io, De Niro, Márquez e Sergio Leone ascoltavamo: eravamo tornati tutti bambini“. L’attrice e autrice Dalila Nazzaro ha raccontato in un post su Instagram che quella sera c’era anche lei, invitata da Sergio Leone. “Durante questo scatto noi donne rimanemmo a tavola ad ammirare questo momento storico: tra tutti i grandi ospiti l’organizzatore della cena, il dolcissimo e caro Gianni Minà che portava il suo grande garbo e la sua signorilità nella vita e nel suo lavoro”. La foto fu scattata dallo stesso Checco. È ancora esposta al ristorante di Trastevere a Roma.
Gianni Minà era tornato a raccontare la storia di quella foto in un post su Instagram:
“Questa foto giustifica il mio lavoro di giornalista. È stata fatta a Roma, a Trastevere, davanti al ristorante ‘Checco Er Carettiere’ ed è la summa di quello che è stato il mio modo di essere, del piacere che dà l’amicizia e della possibilità di riunire una sera d’estate, per un inatteso gioco del destino, cinque amici avidi di curiosità per ascoltare i racconti del più affascinante tra di noi, Muhammad Ali, un pugile, ma prima di tutto un combattente della vita. Con lui Sergio Leone, un visionario che ha dato al cinema tutta la fantasia possibile, Robert De Niro, che da molti anni viene indicato come il più prestigioso attore dell’arte cinematografica, e perfino Gabriel García Márquez, lo scrittore colombiano premio Nobel che, prima di andarsene da questo mondo, ci ha regalato le pagine più affascinanti della letteratura del ‘900. Una combriccola così è proprio irripetibile e ancora adesso non so capacitarmi di come sia stato possibile riunire, una sera a Roma, questi amici”.