Ancora a maggio inoltrato continuano ad aumentare i casi di contagio da streptococco tra adulti e bambini. E non mancano i casi di Scarlattina. “Una serie di contagi e reinfezioni a ping pong da streptococco A stanno prolungano focolai di faringiti e scarlattina a maggio inoltrato, determinando un picco fuori stagione, fatto anche di più casi negli stessi bimbi che si ricontagiano in poco tempo”, ha spiegato all’Ansa Susanna Esposito, professore ordinario di pediatria all’Università di Parma e coordinatrice del Tavolo Tecnico e Malattie Infettive della Società Italiana di Pediatria. Con i contagi è aumentato esponenzialmente anche il numero di test per lo streptococco venduti in farmacia e contestualmente dell’antibiotico indicato contro questo virus.
Secondo i dati elaborati per l’Ansa da Iqvia, provider globale di dati e analisi in ambito sanitario e farmaceutico, da ottobre 2021 a marzo 2022 erano stati venduti 3.857 tamponi in Italia, da ottobre 2022 a marzo 2023, sono stati 77.661 pari a un aumento del 1.913%. Crescono anche le vendite degli antibiotici indicati contro questo batterio, ovvero l’amoxicillina: da novembre 2021 a marzo 2022 sono state vendute 11,9 milioni di dosi a fronte delle 16,4 milioni del periodo novembre 2022 – marzo 2023, pari al +38% nel 2023. Da gennaio di quest’anno anche in Italia, come in molti altri Paesi, si è registrato un aumento dei casi di scarlattina, soprattutto tra i bambini al di sotto dei 15 anni. Per la corretta diagnosi di questo batterio e dunque individuare la cura giusta è importante fare un tampone. E’ importante però “evitare tamponi fai da te o tamponi agli asintomatici per fare un’appropriata diagnosi, selezionando correttamente i pazienti a cui prescrivere l’antibiotico”, continua Esposito.
“Abbiamo un debito immunologico nella popolazione – precisa la pediatra – dovuto alla minore circolazione di patogeni per via delle misure introdotte per la pandemia Covid. Questo ha favorito l’aumento di infezioni di diverso tipo. Lo abbiamo visto con un’epidemia influenzale che ha fatto quest’anno 14 milioni di contagi, con l’aumento dei casi di virus respiratorio sinciziale e con l’impennata di faringite streptococcica e scarlattina, vista negli ultimi mesi. Infezioni che spesso, con un effetto ping pong tornano anche due o tre volte sullo stesso bambino, portando a più cicli di antibiotici nell’arco di poche settimane”. I casi sintomatici di streptococco beta-emolitico di gruppo A “vanno trattati, non per la febbre o la faringite in sé, ma per il rischio di possibili rare complicanze, tra cui gli ascessi e la malattia reumatica”.
Bisogna però “evitare il fai da te: il tampone comprato in farmacia fatto a casa non ha la stessa attendibilità di quello eseguito da un esperto“. Inoltre, aggiunge, “bisogna evitare il tampone in assenza di sintomi perché questo batterio può essere presente in portatori sani e in questo caso non bisogna intervenire con terapie “. Queste e altre indicazioni saranno contenute in un documento a cui sta lavorando la Società Italiana di Pediatria. Anche per evitare quello che stiamo vedendo, ovvero un “aumento della prescrizione non sempre indicata di antibiotici specifici, come l’amoxicillina, per cui in questo momento ci sono difficoltà di produzione e distribuzione”.
E sempre dai pediatri arriva l’allarme per le carenza di antibiotico amoxicillina nelle farmacie. In mancanza del principio attivo, hanno aggiunto ieri i farmacisti, aumenta anche l’indisponibilità dei medicinali equivalenti, che determina la necessità di ricorrere ad antibiotici alternativi, meno appropriati. Per il virologo Fabrizio Pregliasco, in questa situazione è “importantissima una responsabilità del medico di non cambiare la classe e non utilizzare quegli antibiotici da preservare, quelli con maggior spettro d’azione. Quindi rimanere nell’ambito degli antibiotici beta-lattamici, di cui le penicilline fanno parte”, ha detto all’AdnKronos. Parlando della carenza di amoxicillina, Pregliasco sottolinea all’Adnkronos Salute che “l’amoxicillina rientra nelle penicilline semisintetiche. La responsabilità è quella di trovare delle molecole diverse. Ce ne sono per fortuna di questa categoria: l’oxacillina, la cloxacillina, la nafcillina e la piperacillina. Quindi ci sono direi molti principi attivi, che rappresentano anche farmaci con marche famose”.