Il vertice di Hiroshima
Figuraccia di Meloni al G7, il canadese Trudeau la richiama sui diritti civili Lgbt: “Preoccupati per le posizioni dell’Italia”
Politica - di Carmine Di Niro
Sui diritti civili l’Italia si ritrova isolata e in difficoltà ad Hiroshima, dove è iniziato (terminerà domenica 21 maggio) il G7 che riunisce i “potenti della Terra”. Un plastico esempio è arrivato nel corso di un vertice bilaterale tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Justin Trudeau, capo del governo del Canada.
Al centro del colloquio i temi di scottante attualità che verranno discussi anche nelle varie riunioni dei sette, dalle sanzioni contro la Russia al supporto economico e militare all’Ucraina, col suo presidente Volodymyr Zelensky che a sorpresa sarà presente al vertice, fino alle conseguenze politiche ed economiche del conflitto.
Ma l’imprevisto arriva nel faccia a faccia col premier canadese, che rinfaccia in maniera esplicita alla Meloni di non rispettare i diritti Lgbt: “Siamo preoccupati per alcune delle posizioni che il tuo governo sta prendendo in materia, ma non vedo l’ora di parlarne con te”. Il riferimento è agli ammonimenti europei sulla legislazione italiana in materia, in particolare sulle coppie con genitori dello stesso sesso. Secondo una nota del governo canadese, i due leader hanno “scambiato opinioni sull’importanza di proteggere e difendere i diritti umani, compresi i diritti delle persone LGBTQI+“.
Parole che colgono di sorpresa Meloni: lo dimostra la foto dell’incontro distribuita dallo stesso esecutivo canadese, dove si nota in maniera plastica la smorfia della premier italiana di fronte alle accuse al vetriolo di Trudeau.
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— nonleggerlo (@nonleggerlo) May 19, 2023
La presidente del Consiglio quindi replica seccamente, prima che l’incontro prosegua a porte chiuse, che “l’Italia seguendo le decisioni dei tribunali e non si sta discostando dalle precedenti amministrazioni”, come si legge nella nota canadese pubblicata a seguito del faccia a faccia tra i due leader. Ma la frittata è ormai fatta.
A smontare la ‘narrazione’ meloniana in patria è invece il deputato del Pd Alessandro Zan. “Trudeau ha espresso preoccupazione a Meloni per la situazione dei diritti lgbtqia+ in Italia. Meloni farebbe bene a ricordare che al G7 non c’è Orban, non c’è Duda, ci sono i leader del mondo occidentale dove i diritti sono patrimonio comune. Quella fuori posto è solo lei“, ha commentato su Twitter il parlamentare Dem.