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“Gli eventi estremi dipendono dalla Co2, dobbiamo abituarci ma possiamo fare qualcosa”, parla il Nobel Parisi

“Gli eventi estremi dipendono dalla Co2, dobbiamo abituarci ma possiamo fare qualcosa”, parla il Nobel Parisi

“Sono eventi estremi ai quali dobbiamo abituarci”. Giorgio Parisi, premio Nobel per la fisica, è netto nello spiegare cosa sta succedendo in Emilia Romagna da giorni. Prima l’allarme era la siccità, ora la troppa acqua: per il fisico si tratta di eventi estremi a cui dobbiamo abituarci perché dipendono dal cambiamento climatico. E per combatterlo “stiamo facendo davvero pochino”. Dunque ci tocca abituarci a situazioni di questo tipo ma qualcosa da fare c’è. Lo ha spiegato in un’intervista al Corriere della Sera.

“Sono eventi che dipendono dai cambiamenti climatici, dall’aumento della temperatura”, ha spiegato il fisico. Per Parisi non solo gli italiani ma a livello mondiale si sta facendo davvero poco per combatterli. Si tratta di fenomeni che dipendono senza dubbio dall’attività dell’uomo per via delle emissioni di Co2. Parisi ha spiegato che l’aumento della temperatura è analizzata con grande precisione ogni anno, “dai cerchi che segnano i tronchi degli alberi, dai segmenti di carotaggi polari. Un aumento così rapido della temperatura come negli ultimi 40 anni non si era mai visto”.

E che tutto dipenda dalla Co2 non è una opinione e nemmeno una ipotesi: “Ci sono modelli dell’atmosfera estremamente precisi che paragonano quanto sarebbe stato l’aumento trascurabile, forse nullo, della temperatura senza CO2 e quello che abbiamo con la CO2”. E spiega perché l’aumento delle temperature comporta disastri ambientali come quello che sta succedendo in Emilia Romagna: “Nelle regioni polari la temperatura è aumentata di 3, anche di 4 gradi per via dell’aria calda che arriva dall’Equatore. All’Equatore va l’aria fredda che arriva dal nord. Succede quindi che sempre più aria calda va verso il nord e sempre più aria fredda verso il sud. Questa circolazione a cui non siamo abituati aumenta l’energia che si accumula nell’atmosfera e che si sfoga negli eventi estremi”.

Per il fisico sarebbe necessario fare accordi per il clima con India e Cina la cui popolazione messa insieme costituisce praticamente metà del mondo. Ma soprattutto per la Cina l’ipotesi è ancora più complicata per lo scenario geopolitico e la minaccia di una guerra. Ma qualcosa da fare c’è: il fisico auspica che venga fatta presto una transizione energetica reale. “Bloccare la nostra dipendenza dal gas, dal petrolio e passare alle energie rinnovabili. L’Enel sta facendo un’enorme fabbrica di pannelli solari a Catania, non basta ma è qualcosa”. Ma anche nel nostro piccolo quotidiano per Parisi possiamo fare qualcosa: “Cominciamo da una cosa semplice: mettere i doppi vetri a tutte le finestre d’Italia. E su tutti i tetti impianti ad energia solare. Con questa mole di lavori si darebbe anche molta occupazione”.