Mosca allarma l’Europa, le voci (false) sulla nube radioattiva sul continente: “Distrutte armi ucraine all’uranio”
Esteri - di Redazione
Una minaccia all’Europa, o più probabilmente l’ennesima balla propagandistica. È quella lanciata da Nikolaj Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, uno degli uomini più vicini al presidente Vladimir Putin, che ha fatto trapelare la notizia di un deposito di armi e munizioni con uranio impoverito “inviati dall’Occidente” che sarebbe stato colpito e distrutto dai missili russi in Ucraina, con una “nube radioattiva” che si starebbe spostando in direzione europea, in particolare nell’area polacca.
Secondo Patrushev, citato dall’agenzia Ria Novosti, “un aumento dei livelli di radioattività sarebbe già stato segnalato in Polonia”. Patrushev non dice dove sarebbe avvenuto il bombardamento, ma negli ultimi giorni sono circolate sui canali Telegram immagini di un attacco russo avvenuto il 13 maggio nella regione di Khmelnitsky, ad ovest di Kiev, che ha provocato una gigantesca nuvola nera a forma di fungo atomico.
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Another video of the detonation of an ammunition depot in Khmelnitsky. pic.twitter.com/5WfGXLdJFp
— Clash Report (@clashreport) May 13, 2023
Inoltre, secondo le informazioni fornite dal ministero della Difesa di Mosca, si sono moltiplicati in Ucraina i bombardamenti russi su depositi di armi provenienti da Paesi Nato con lo scopo di bloccare l’annunciata controffensiva di Kiev.
Parole e allarme da non prendere alla leggera, in particolare se riferito appunto a nubi radioattive: eppure l’Agenzia atomica nazionale polacca ha definito “false” le parole di Patrushev, spiegando che non ci sono pericoli in tal senso.
“Non abbiamo ricevuto alcuna notifica di emergenza radioattiva“, lo scrive l’Agenzia atomica polacca sul suo sito spiegando di essere “in costante contatto con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, l’Autorità di regolamentazione nucleare ucraina (Snriu)” e di aver accesso “al Sistema Internazionale di Notifica Precoce di Emergenza Radiazioni (Usie)“. Dopo le “informazioni false sul pericolo di radiazioni in Polonia” l’Agenzia spiega che “la situazione nel Paese è normale“: i picchi “osservati negli ultimi giorni in Polonia, ma anche nel resto d’Europa, non sono insoliti” e si “verificano regolarmente” con le piogge.
Ma oltre alle rassicurazioni polacche, è in realtà la scienza stessa a spiegare come l’allarme russo sia falso: come sottolinea Massimiliano Sideri sul Corriere della Sera, l’uranio impoverito è un metallo pesante che non ha un profilo radiologico, che non può in nessuna maniera essere la causa di una qualunque fenomeno di radioattività, meno che mai nell’aria.