Dal Salone al saloon. È quanto accaduto oggi a Torino nell’ambito degli eventi del “Salone del Libro”, dove la ministra della Famiglia Eugenia Roccella è stata duramente contestata dal collettivo femminista ‘Non una di meno’ e dagli attivisti di ‘Extinction Rebellion’, che le hanno impedito di presentare il suo libro.
La ministra, che da femminista radicale ha avuto una altrettanto radicale trasformazione in ultracattolica su posizioni antiaborto e famiglie arcobaleno, era stata invitata a parlare del suo libro “Una famiglia radicale” dallo stand della Regione Piemonte: con lei a parlare l’assessore regionale Maurizio Marrone, noto per aver stanziato 400mila euro alle associazioni anti-abortiste.
Quando stava per iniziare il dibattito/presentazione, dalla platea si sono alzate diverse decine di attiviste che al grido di “Ma quale Stato, ma quale Dio, sul mio corpo decido io” hanno contestato la ministra del governo Meloni.
Gli attivisti sono stati quindi identificati dalla Digos, ventisei di loro sono stati denunciati per violenza privata, mentre sul palco è quindi giunto anche il direttore del Salone, lo scrittore Nicola Lagioia, all’ultimo anno di guida della kermesse letteraria.
“Il Salone è un luogo democratico e della democrazia fa parte anche della contestazione”, ha detto dal palco lo scrittore, “però secondo me avete l’opportunità di dialogare con la ministra dopo averla contestata perché non qualcuno di voi, un delegato, non sale sul palco e si confronta? Perché non trasformare questa occasione in un dialogo anche acceso? La vostra è una contestazione legittima, pacifica però a un certo punto ci deve stare il dialogo”.
Un appello non raccolto dai presenti e, dopo più di un’ora di stop, la decisione della ministra Fdi Eugenia Roccella di lasciare il palco.
Ma lo scontro più duro è arrivato ‘dietro le quinte’ ed ha coinvolto Lagioia e la deputata di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli, ex sottosegretaria all’Università costretta alle dimissioni per una condanna definita per l’uso improprio dei fondi dei gruppi consiliari del Piemonte.
Su Facebook Lagioia ha spiegato che Montaruli “evidentemente pretendeva che dicessi quello che voleva lei, ha cominciato ad aggredirmi verbalmente con una furia e una violenza verbale abbastanza sconcertanti: “vergogna! vergogna!”. A quel punto – continua il direttore del Salone – pieno di imbarazzo per lei, sono sceso da un palco dove tra un po’ dovevo evitare che la deputata mi si scagliasse addosso”.
“Capisco che Lagioia sia uno scrittore – ha replicato la ministra al direttore del Salone – ma costruire una narrazione fantasy sulla realtà mi sembra un po’ eccessivo“. Così Roccella ha poi commentato le parole del direttore del Salone del Libro che ha affermato di essere stato ‘quasi cacciato’ dal palco. “Di fronte a un’aggressione subita e al mio invito al dialogo rivolto ai contestatori – dice Roccella -, il direttore del Salone non solo non trova il modo di dire che è poco democratico impedire agli altri di parlare, ma addirittura attacca coloro ai quali è stato impedito di esprimersi. No comment“.
La stessa Montaruli aveva di fatto annunciato la prossima cacciata di Lagioia mentre erano in corso le contestazioni: “Quanto sta accadendo sta dimostrando che Lagioia sta gestendo male la presenza di persone che non la pensano come lui e noi faremo il rullo dei tamburi quando se ne andrà”.
“Capisco che Lagioia sia uno scrittore – ha replicato la ministra al direttore del Salone – ma costruire una narrazione fantasy sulla realtà mi sembra un po’ eccessivo”. Così Roccella commenta le parole del direttore del Salone del Libro che ha affermato di essere stato ‘quasi cacciato’ dal palco. “Di fronte a un’aggressione subita e al mio invito al dialogo rivolto ai contestatori – dice Roccella -, il direttore del Salone non solo non trova il modo di dire che è poco democratico impedire agli altri di parlare, ma addirittura attacca coloro ai quali è stato impedito di esprimersi. No comment”.
Clima che politicamente si è fatto pesantissimo. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha definito “inaccettabile e gravissimo quanto avvenuto oggi al Salone del Libro di Torino nei confronti del Ministro Eugenia Roccella. Non permettere ad un autore, chiunque esso sia, di poter presentare liberamente il suo libro ed esprimere il proprio pensiero perché bloccato da un gruppo di violenti, è un atto antidemocratico e illiberale, nonché un precedente pericoloso per il libero dibattito delle idee”. Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha definito “estremamente grave quanto avvenuto oggi al Salone del libro di Torino”, aggiungendo che “ci troviamo di fronte all’ennesimo atto antidemocratico che non può non trovare la mia ferma condanna e spero anche quella di tutte le forze politiche”.