La sentenza sportiva

Juventus penalizzata di 10 punti per il processo plusvalenze: i bianconeri scivolano fuori dai posti per l’Europa

Sport - di Redazione - 22 Maggio 2023

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Juventus penalizzata di 10 punti per il processo plusvalenze: i bianconeri scivolano fuori dai posti per l’Europa

Dieci punti di penalizzazione. È la condanna inflitta dalla Corte federale d’appello presieduta da Ida Raiola nei confronti della Juventus, il club bianconero alla sbarra per il caso plusvalenze.

Il capo della Procura federale Giuseppe Chinè aveva chiesto per la società della famiglia Agnelli-Elkann 11 punti di penalizzazione, due punti in più rispetto alla richiesta avanzata il 20 gennaio scorso nel primo processo, poi diventati 15 con la sentenza della Corte rinviata però dalla decisione del Collegio di garanzia del Coni, che aveva sospeso la penalizzazione.

La Juventus, che scenderà in campo alle 20:45 contro l’Empoli nella terzultima giornata del campionato di Serie A, scende così dalla seconda posizione all’ottava, dietro la Roma e fuori dalla zona Europa che consente la qualificazione a Champions League, Europa League o Conference League.

Con la nuova penalizzazione la Juventus scende dal secondo al settimo posto in classifica che vede Napoli in testa a 86 punti, Lazio a 68, Inter a 66, Milan a 64, Atalanta a 61, Roma a 60, Juventus a 59: i bianconeri sono così a cinque punti dal Milan quarto in classifica, ultimo posto per la qualificazione in Champions.

Era proprio questo l’obiettivo di Chinè, che nella richiesta di penalizzazione aveva applicato il concetto di afflittività: la pena deve essere concretamente penalizzante per il club, in questo con la perdita della qualificazione alle coppe europee.

La Juventus potrebbe ovviamente puntare alla qualificazione ad una delle coppe europee con unfilotto di vittorie nelle ultime tre partite della stagione di Serie A, ma su questa strada c’è il rischio di uno “stop” imposto dalla Uefa, con cui i rapporti sono già ai minimi termini per la questione della Superlega, la “Champions League” privata di cui i bianconeri sono stati grandi promotori. La Uefa ha già avviato un procedimento autonomo per violazione del fairplay finanziario e comportamenti antisportivi: potrebbe decidere in maniera autonoma per una squalifica del club da tutte le sue competizioni.

La Corte federale d’appello ha invece prosciolto i dirigenti con ruoli minori che il Collegio di garanzia aveva chiesto di rivalutare perché la loro precedente condanna non era stata motivata adeguatamente: si tratta di Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli – Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio.

Sul cammino della Juventus c’è poi un secondo processo sportivo da celebrare, quello derivante dal filone d’indagine sulla cosiddetta manovra stipendi, gli accordi privati tra club e calciatori sottoscritti durante la pandemia Covid in base ai quali i giocatori recuperavano le mensilità di stipendio “rinunciate”, non iscritti a bilancio né depositati in Lega e Federcalcio, per posporre negli esercizi successivi i costi correlati agli importi rinunciati dai calciatori, violando così il principio contabile di competenza economica. Processo che si celebrerà il 15 giugno parendo dal primo grado, sempre se Juventus e Figc non raggiungano prima un accordo per un patteggiamento.

Su questo punto venerdì 19 maggio erano arrivati i deferimenti per i dirigenti apicali del club: alla Juventus viene contestata la responsabilità diretta e oggettiva (articolo 6) per i comportamenti dei propri dirigenti deferiti per violazione dell’articolo 4.1, e dunque della lealtà sportiva.

Le prime impressioni sono ovviamente negative, non siamo soddisfatti di questa penalizzazione. Il fatto che sia arrivata nel pre-partita ce lo aspettavamo, per cui non ci tocca e non ci cambia, però fare qualsiasi ulteriore commento adesso è troppo presto, usciremo con un comunicato stampa a breve”. Così Francesco Calvo, Chief Football Officer della Juventus, ha commentato a stretto giro la sentenza della Corte federale di appello. “Possibilità di un ricorso? Questa è chiaramente una possibilità, ma dobbiamo prima leggere le motivazioni che arriveranno nei prossimi giorni per capire i margini per un ulteriore ricorso“, ha aggiunto il responsabile dell’area sportiva. “Un bilancio della stagione? Noi più che un bilancio facciamo un’analisi continua su quello che è l’andamento e sarà il risultato finale della stagione. Noi queste analisi le facciamo per cercare di migliorarci, perché questo poi è l’obiettivo di Juventus. La Juventus vuole e deve lottare sempre per la vittoria e noi in tutti i ragionamenti che facciamo insieme all’allenatore nel costruire la prossima stagione è cercare di migliorarci, fare quello che dà soddisfazione ai nostri tifosi, ovvero vincere

di: Redazione - 22 Maggio 2023

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