Dopo la caduta di Bakhmut

Guerra Ucraina, raid sulla russa Belgorod: il mistero dei dissidenti anti-Putin e le accuse incrociate

Esteri - di Redazione Web

23 Maggio 2023 alle 10:03 - Ultimo agg. 23 Maggio 2023 alle 10:16

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Guerra Ucraina, raid sulla russa Belgorod: il mistero dei dissidenti anti-Putin e le accuse incrociate

Un blitz è scattato il 22 maggio sul confine tra Ucraina e Russia, nella regione di Belgorod. Lo ha confermato il governatore Vyacheslav Gladkov riportando che almeno oto persone sono state ferite, alcuni edifici danneggiati e che ci sono civili in fuga dalla zona. Il raid è scattato a due giorni dalla rivendicazione di Mosca e della Wagner della città di Bakhmut, prima vittoria di Mosca dalla scorsa estate. Ma le notizie che arrivano da Belgorod sono contrastanti. Gladkov in un comunicato ha affermato che “un gruppo di sabotaggio e ricognizione delle forze armate ucraine è entrato nel territorio del distretto di Grayvoron”. Per il Cremlino si tratta di un’operazione di “sabotatori” organizzata dagli ucraini per distrarre dalla conquista di Bakhmut. Kiev intanto nega ogni responsabilità attribuendo l’attacco alla 2resistenza violenta” della Russia.

Secondo la ricostruzione fatta dal Corriere della Sera, l’azione è stata rivendicata da un gruppo chiamato “Legione della Libertà della Russia” che su Twitter, ha annunciato di aver “completamente liberato” Kozinka e di “aver raggiunto il centro del distretto Grayvoron”. Si tratterebbe di un gruppo di oppositori e disertori russi che si è unito alle Forze ucraine vedendo nella guerra l’occasione per opporsi a Putin. A rivendicare l’operazione c’è anche il Corpo dei Volontari Russi, che già aveva cpompiuto un’operazione nella stessa zona a marzo, formato da nazionalisti russi di estrema destra contrari al regime di Vladimir Putin. A capo di quest’ultimo gruppo c’è Denis Nikitin, noto agli ambienti dell’estrema destra europea e bandito nel 2019 per dieci anni dall’area Shengen per il suo estremismo. Quando è iniziata la guerra in Ucraina ha diffuso dei video in cui diceva di odiare Zelensky ma che ora era il momento di schierarsi con l’Ucraina per combattere Putin.

L’intelligence ucraina ha attribuito l’operazione a “cittadini russi orientati all’opposizione”. “Il movimento di liberazione russo può contribuire alla corretta conclusione della guerra in Ucraina e accelerare in modo significativo l’inizio degli eventi di trasformazione nell’élite politica russa”, ha detto Mykhailo Podolyak, il consigliere di Zelensky. Non è chiaro se si tratti di una strategia ben precisa dell’intelligence ucraina ma dall’inizio del mese quattro velivoli russi sono stati abbattuti sempre sul confine e Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence ucraina, ha pubblicato un appello in russo a tutti i militari di Mosca ad arrendersi. Il raid ha certamente colpito a livello emotivo dando l’idea che il fronte si sposta verso la Russia.

23 Maggio 2023

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