Sta seduta con le mani in alto, grida ma resta immobile. All’improvviso arrivano quattro agenti della polizia locale. Uno inizia a colpire con forza con un manganello la donna che continua a restare ferma a terra, e continua più volte a farlo, mirando anche alla testa. Poi arrivano altri tre colleghi che continuano ad aggredirla. Uno sembra spruzzarle sul volto dello spry al peperoncino. La donna resta a terra, a pancia in giù, e infine la ammanettano. Pochi drammatici istanti immortalati dal cellulare di un abitante di Milano, zona Bocconi. Nel giro di poche ore il video ha fatto il giro del web diventando virale. Aperto un fascicolo di indagine per capire cosa sia successo.
Secondo quanto ricostruito da Repubblica, la donna è una transessuale di origine brasiliana. Dal Comune hanno fatto sapere che “Stiamo facendo tutte le verifiche per capire cosa sia successo e quali siano le responsabilità e quindi i provvedimenti da prendere nei confronti degli agenti coinvolti. La Polizia Locale è in contatto con autorità giudiziaria per attivare le necessarie azioni della magistratura”. La Procura di Milano sta facendo accertamenti sul caso. Della vicenda è stata informato il procuratore aggiunto Laura Pedio e il procuratore Marcello Viola e ovviamente sarà aperto un fascicolo di indagine. E il sindaco Giuseppe Sala ha chiesto una relazione.
“Non è certo una bella immagine, è un fatto grave“. Così il sindaco di Molano, Giuseppe Sala, commenta il video in cui agenti della polizia locale usano manganelli e taser per fermare una donna in zona Bocconi. “Per poter intervenire – ha affermato a margine del collegamento con i volontari della Protezione civile della Città metropolitana di Milano, impegnati nell’assistenza alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione – è necessario che la polizia locale faccia una relazione”. “Nell’attesa – ha aggiunto – i vigili sono stati messi in servizio interno. Successivamente, alla luce della relazione sono possibili due cose: provvedimenti interni come la sospensione o arrivare a una denuncia da parte nostra all’autorità giudiziaria che non è una cosa da escludere”.
Secondo una prima ricostruzione fatta dal sindacato di polizia, la persona bloccata è una transessuale brasiliana, che aveva aggredito gli agenti. Daniele Vincini del sindacato Sulpl, ha spiegato che i vigili erano stati chiamati alle 8.15 dai genitori di una scuola perché stava importunando i bimbi all’ingresso. Qui gli agenti sono riusciti a metterla, con fatica, sull’auto con cella di contenimento, dove “ha iniziato a dare testate e s’è finta svenuta. Quando gli agenti hanno fatto i controlli li ha aggrediti” per scappare. E poi è stata bloccata. “Quello che si vede è l’ultima parte del video”.
A chiedere l’intervento degli agenti sono stati i genitori che portavano a scuola i bambini nel plesso di via Giacosa, nella zona Nord di Milano, allarmati dalla persona che in parte svestita e completamente alterata urlava di avere l’aids. Lo ha urlato anche agli agenti che sono intervenuti e che, ha spiegato Vincini, sono riusciti a fatica a contenerla. Sul posto è anche intervenuta un’ambulanza, che non è però riuscita a visitare la transessuale. La quarantunenne senza permesso di soggiorno e con una serie di precedenti è stata fatta salire sull’auto per portarla all’ufficio centrale arresti e fermi della polizia locale di via Custodi, nella zona dei Navigli non lontano dall’università Bocconi. Lei, ha spiegato il sindacalista, ha iniziato a dare testate e si è finta svenuta. E quando gli agenti stavano aprendo la portiera ha dato un calcio violento ed è uscita, dando un calcio a un agente, “che ha una prognosi di 15 giorni”, per scappare a piedi fino al luogo dove è stata fermata. “Gli agenti – ha sottolineato Vincini – sono stati costretti ad usare il distanziatore e lo spray per portarla via. E noi siamo al loro fianco, anche con i nostri avvocati se sarà necessario”.
“Le immagini del pestaggio della polizia locale di Milano nei confronti di una donna inerme sono gravissime e non devono lasciare indifferenti. Siamo di nuovo di fronte a scene terribili che mostrano ancora una volta un accanimento, da parte di persone in divisa, contro soggetti più fragili. Uso ripetuto del manganello su varie parti del corpo, calci, spray al peperoncino e accanimento su un corpo a terra sembrano immagini provenienti dagli Stati Uniti e invece siamo a Milano. Un uso della forza sproporzionato e, dalle immagini, immotivato. Non conosciamo i motivi del fermo ma qualunque reato abbia commesso la donna, non giustifica una reazione della polizia locale così violenta. Occorre fare piena luce e accertare le responsabilità su quanto accaduto. Intendo andare fino in fondo su questa vicenda, finché non saranno chiarite tutte le dinamiche e sul caso presenterò una interrogazione”. Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Cucchi.