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Abuso d’ufficio addio, accordo nella maggioranza: resta il rebus tra abrogazione e depenalizzazione

Abuso d’ufficio addio, accordo nella maggioranza: resta il rebus tra abrogazione e depenalizzazione

Riunione di circa due ore ieri al Senato tra la presidente della Commissione Giustizia Giulia Bongiorno, il Guardasigilli Carlo Nordio e il sottosegretario Andrea Ostellari. Al termine dell’incontro si è appreso che il ministro avrebbe annunciato una riforma complessiva dei reati contro la Pubblica Amministrazione e che la Lega, sulla base di questa rassicurazione, avrebbe sciolto il nodo sull’abuso d’ufficio.

Un obiettivo – quello dell’abrogazione – dichiarato da sempre da Nordio e anche da Forza Italia, ma soprattutto oggetto della pdl presentata da Enrico Costa (Az-IV) alla Camera. “Oggi (ieri, ndr) – spiega Bongiorno – ho avuto una lunga e proficua riunione con il ministro Nordio e il sottosegretario Ostellari sul pacchetto giustizia. La Lega è favorevole all’adozione di una serie di misure garantiste tra le quali trovano spazio anche quelle cautelari oggetto del referendum, quelle sull’appello e sulle intercettazioni. Via libera anche alle scelte sul reato di abuso di ufficio, alla luce dell’intenzione del ministro di rivisitare l’intera materia dei reati contro la P.A.”. In pratica, ci spiegano fonti di via Arenula, il Carroccio ha dato via libera al pacchetto Nordio e ha chiesto una riforma complessiva, che preveda la revisione anche degli altri reati contro la PA, maggiori garanzie sul piano del processo penale, oltre all’abuso d’ufficio e al traffico di influenze. Per ora si interviene su questi ultimi due, perché sono quelli che incidono di più sull’azione amministrativa che, mai come ora, ha bisogno di procedere speditamente. A tal proposito spiega il responsabile giustizia di Azione, l’onorevole Enrico Costa: “Sono contento di sapere che anche la Lega ora dica sì alla riforma dell’abuso d’ufficio. Io metto a disposizione della maggioranza la mia proposta di legge, ora all’esame della Commissione Giustizia della Camera, affinché la facciano propria e la firmino loro”.

La discussione all’interno del centrodestra, ora, spiegano alcuni Parlamentari, è se depenalizzare il reato o abrogarlo del tutto. Secondo quanto si apprende, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, vorrebbe l’abrogazione, mentre FdI punterebbe di più alla depenalizzazione. “L’importante – sottolinea Costa – è che una riforma su questo si faccia, non solo perché ce lo chiedono i sindaci di tutta Italia, ma perché la maggioranza di questi processi, che intasano i Tribunali, si risolve in un nulla di fatto”.

Quanto agli altri interventi saranno previsti provvedimenti a tutela della riservatezza di persone terze, estranee all’indagine, che finiscono ingiustamente nel tritacarne mediatico, una diversa comunicazione dell’avviso di garanzia, il pieno rispetto del contraddittorio, assicurando la possibilità di una difesa preventiva nell’adozione delle misure cautelari nei confronti dell’indagato, sino a una limitazione del potere del pm di impugnare le sentenze di assoluzione per alcuni reati e alla garanzia del giudizio collegiale per le misure cautelari che incidono sulla libertà personale. Nessuna parola sulla separazione delle carriere.