Seggi chiusi, via agli Exit Poll. I risultati delle amministrative si avranno con molte probabilità nel pomeriggio. Si è votato in 40 comuni, in sei capoluoghi di provincia e uno di Regione per il ballottaggio – Ancona, Vicenza, Massa, Pisa, Siena, Terni e Brindisi – e per il primo turno delle amministrative in 128 Comuni in Sicilia e 39 in Sardegna, nessun capoluogo. Si è votato a Catania, Trapani, Siracusa e Ragusa.
Per i ballottaggi delle elezioni amministrative si è recato alle urne il 49,64% degli aventi diritto al voto, dato in calo rispetto al 58,39% del primo turno.
Il dato certo al momento è quello sconfortante dell’affluenza: alle 23:00 di domenica sera aveva votato il 37,51% degli aventi diritto contro il 45,43% del primo turno.
Due settimane fa erano stati decisi i sindaci di Brescia e Teramo, centrosinistra, mentre Latina, Imperia, Sondrio e Treviso erano andati al centrodestra. Stando agli exit poll a Catania e a Trapani il centrodestra è ampiamente in vantaggio. Attesa per il risultato di Ancona, da tempo governata dal centrosinistra, ma che al primo turno aveva visto prevalere il candidato di destra. Le Marche nel 2020 sono andate al candidato di Fratelli d’Italia Francesco Acquaroli.
Annunciata come combattuta la corsa a Pisa, Siena e Massa, tre città toscane in una Regione tradizionalmente rossa. A Vicenza Giacomo Possamai prova a conquistare la città amministrata dal centrodestra con il 46,2% del primo turno. A Brindisi Partito Democratico e Movimento 5 Stelle provano a inseguire il candidato del centrodestra Marchionna, in vantaggio al primo turno. A Terni l’outsider civico Stefano Bandecchi prova il colpaccio sul candidato in continuità Orlando Masselli. Un ballottaggio in realtà tutto all’interno della destra.
I RISULTATI
Ancona
L’unica città capoluogo di regione di questo turno di elezioni amministrative, la sfida più attesa di questo ballottaggio, passa al centrodestra. L’ex vice-coordinatore regionale di Forza Italia Daniele Silvetti ha infatti conquistato la città superando al secondo turno la candidata del centrosinistra Ida Simonella, assessore al Bilancio della giunta uscente.
Silvetti ha ottenuto il 51,7 per cento contro il 48,3 di Simonella, mentre al primo turno si era fermato al 45,1 per cento dei voti. Un segnale importante per la destra: per decenni Ancona è stata governata dal centrosinistra, ma primi segnali di “scricchiolio” erano arrivati già nel 2010 con le Regionali vinte da Francesco Acquaroli di Fratelli d’Italia.
I tre capoluoghi toscani
Nell’ex “Regione rossa” si conferma il centrodestra, che concede il bis alla clamorosa affermazione di Pisa, Siena e Massa del 2018.
A Massa il sindaco uscente Francesco Persiani è stato riconfermato al secondo turno contro la sfidante di centrosinistra Enzo Ricci. Persiani ha ottenuto il 54,3% dei voti contro il 45,7% di Ricci: il sindaco uscente era stato sfiduciato anche con i voti di parte della sua maggioranza e si era dunque ripresentato con il sostegno di Lega e Forza Italia, ma non con quello di Fratelli d’Italia che aveva deciso di candidare l’assessore Marco Guidi, arrivato terzo al primo turno con poco meno del 20 per cento.
A Pisa trova la riconferma Michele Conti, che non aveva ottenuto il successo al primo turno per soli 15 voti. Il primo cittadino conquista nuovamente la città della “torre pendente” col 52,2 per cento dei voti contro il 47,8% dello sfidante Paolo Martinelli, presidente provinciale delle Acli e sostenuto da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.
A Siena Nicoletta Fabio, sostenuta da tutto il centrodestra, ha vinto la sua sfida contro Anna Ferretti, appoggiata da Pd e Sinistra Italiana. Fabio, insegnante senza precedenti esperienze in politica, ha ottenuto il 52,2% dei voti contro il 47,8 per cento di Ferretti, 70enne ex assessore al Sociale e alla Sanità per due volte. Non sono risultati decisivi i voti ottenuti al primo turno da Fabio Pacciani, sostenuto da una serie di associazioni civiche collocabili nell’area del cenotrosinistra, che aveva preso il 22 per cento delle preferenze.
Vicenza
A Vicenza in una battaglia sul fil di lana ha avuto la meglio il candidato del centrosinistra Giacomo Possamai, consigliere regionale del Veneto. A uscire sconfitto dal secondo turno è stato il sindaco uscente e candidato della destra, Francesco Rucco. Possamai, che non ha voluto leader nazionali del Pd a “tirare la volata”, ha ottenuto al ballottaggio il 50,5 per cento dei voti contro il 49,5 per cento di Rucco.
Una vittoria ottenuta anche grazie agli accordi post primo turno: Possamai era riuscito a trovare una ‘sintesi’, ma non un apparentamento ufficiale, con Zoppello ex assessore della giunta del sindaco uscente che al primo turno aveva ottenuto poco più del due per cento, e col Movimento 5 Stelle.
Brindisi
Anche nella città pugliese vince il centrodestra. Il ballottaggio ha visto uscire trionfante Giuseppe Marchionna, sindaco all’inizio degli anni Novanta e poi vicesindaco in tempi più recenti. Sconfitto nelle urne invece Roberto Fusco, candidato primo cittadino del Movimento 5 Stelle sostenuto anche dal Partito Democratico: Marchionna ha ottenuto il 54 per cento dei voti contro il 46 per cento di Fusco.
Terni
La sfida tutta interna al centrodestra di Terni vede vincitore Stefano Bandecchi, fondatore di UniCusano e presidente della squadra di calcio della Ternana. Bandecchi, coordinatore nazionale di Alternativa Popolare (il partito fondato nel 2017 da Angelino Alfano), ha superato col 54,6 per cento dei voti Orlando Masselli, candidato di Fratelli d’Italia e sostenuto dal centrodestra, fermo al 45,4 per cento.
Il candidato del centrosinistra, José Maria Kenny, era rimasto escluso dal ballottaggio avendo ottenuto il 21,9 per cento al primo turno, risultando terzo.