In cambio no a ricorsi
Juventus, patteggiamento “soft” per i bianconeri nel processo per la manovra stipendi: multa da 700mila euro, nessuna penalizzazione
Sport - di Carmine Di Niro
La maxi multa si trasforma in una mini ammenda, il patteggiamento in una resa della giustizia sportiva. La montagna, in questo caso la Procura federale sportiva, ha partorito un topolino, appunto il patteggiamento con la Juventus concesso poi dal Tribunale federale nazionale – Sezione Disciplinare, presieduto da Carlo Sica.
Il club bianconero se la cava nel secondo processo sportivo ai suoi danni, quello sulla manovra stipendi, i rapporti con gli agenti sportivi e le collaborazioni sospette con le altre società, con una multa da 718mila euro.
Briciole per una società come quella della famiglia Agnelli-Elkann: in cambio il club, che non si vedrà infliggere ulteriori penalizzazioni oltre ai 10 punti già incassati il 22 maggio scorso nel processo plusvalenze, rinuncia alla impugnazione della decisione della Corte federale proprio sulla prima (e unica) penalizzazione.
Stralciata invece la posizione di Andrea Agnelli, che ha deciso di non accettare la rinuncia al ricorso per il processo sulle plusvalenze: l’ex presidente del club non ha sottoscritto l’accordo di patteggiamento e andrà a processo il 15 giugno.
Oltre all’ammenda per il club, il patteggiamento prevede una serie di multe a carico di sei dirigenti o consiglieri: 47mila euro a Fabio Paratici, 35mila euro a Pavel Nedved, 32mila euro a Federico Cherubini, 18mila e 500 euro euro a Cesare Gabasio, 15mila euro a Paolo Morganti, 11mila e 750 euro a Giovanni Manna e 10mila euro a Stefano Braghin.
Per Gabriele Gravina, presidente Figc, quello odierno è “il risultato più bello per il calcio italiano”, ovvero “l’aver trovato un momento di serenità”. “C’è un momento per la verifica, gli accertamenti e i giudizi ma anche uno per decidere e guardare al futuro con maggiore serenità, un momento per pensare alla progettualità, il tutto nel rispetto delle regole. Quest’ultimo atto è previsto dalle nostre norme, dal codice di giustizia sportiva, auspicabile e condiviso”, le parole del numero uno del calcio italiano.
Patteggiamento #Juventus, parla il presidente #Figc Gabriele #Gravina: “Atto previsto, auspicabile, condiviso. E’ il risultato più bello per il calcio italiano, quello di aver trovato un momento di serenità nel rispetto assoluto delle regole” pic.twitter.com/oIsJrVPUEm
— Sportface (@sportface2016) May 30, 2023
La Juventus, pur avendo accettato il patteggiamento, ha ribadito in una nota la “correttezza del proprio operato e la fondatezza delle proprie argomentazioni difensive”, ma allo stesso tempo “la definizione di tutti i procedimenti sportivi Figc aperti consente infatti alla Società di conseguire un risultato certo, mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità che inevitabilmente discenderebbe dalla prosecuzione di contenziosi incerti negli esiti e nei tempi, permettendo inoltre al management, all’allenatore della prima squadra e ai giocatori di concentrarsi sull’attività sportiva ed in particolare sulla programmazione complessiva della prossima stagione (sia con riferimento alle attività sportive che per quanto attiene ai rapporti di business con gli sponsor, le altre controparti commerciali e quelle finanziarie)”.
Che l’accordo sia un insperato assist alla Juventus lo certifica anche la Borsa: il titolo del club bianconero dopo la notizia dell’accordo vola a Piazza Affari guadagnando il 7% a 0,31 euro per azione.
Per scrivere l’ultima parola, però, bisognerà aspettare le decisioni dell’Uefa: la speranza a Torino è che i vertici del calcio europeo si riterranno soddisfatti del patteggiamento senza infliggere ulteriori sanzioni al club, ovvero la temuta esclusione dalle coppe europee.