Il secondo processo sportivo
Manovra stipendi, la Juventus verso il patteggiamento: i bianconeri puntano a una maxi multa senza penalizzazioni
Sport - di Carmine Di Niro
La notizia filtra dalle agenzie di stampa come un fulmine a ciel sereno nella serata di lunedì 29 maggio: Juventus e Procura federale sportiva sono pronte ad un accordo, il club bianconero vuole patteggiare con i magistrati per il secondo processo che attende la società della famiglia Agnelli-Elkann, quello sulla manovra stipendi, i rapporti con gli agenti sportivi e le collaborazioni sospette con le altre società.
L’udienza, inizialmente prevista per il 15 giugno, è stata anticipata alla giornata odierna, martedì 30 maggio, proprio grazie all’accordo raggiunto dalle parti, con i bianconeri che come noto hanno già incassato una penalizzazione di 10 punti in classifica nel processo sulle plusvalenze.
Il secondo processo sportivo che si terrà oggi deriva dal filone d’indagine sulla cosiddetta manovra stipendi, gli accordi privati tra club e calciatori sottoscritti durante la pandemia Covid in base ai quali i giocatori recuperavano le mensilità di stipendio “rinunciate”, non iscritti a bilancio né depositati in Lega e Federcalcio, per posporre negli esercizi successivi i costi correlati agli importi rinunciati dai calciatori, violando così il principio contabile di competenza economica.
La Juventus aveva già tentato di ottenere un primo accordo con la Procura federale, tentativo non andato a buon fine e che aveva invece portato lo scorso 19 maggio al deferimento dei dirigenti apicali del club: alla Juventus viene contestata la responsabilità diretta e oggettiva (articolo 6) per i comportamenti dei propri dirigenti deferiti per violazione dell’articolo 4.1, e dunque della lealtà sportiva.
Secondo quanto anticipato da diversi quotidiani, la Juventus punterebbe ad ottenere una maxi multa senza ulteriori penalizzazioni in classifica, soprattutto se da scontare nella prossima stagione: quella attuale, per quanto riguarda la possibile qualificazione in Champions League (e i suoi 50 milioni di euro di introiti), è infatti già sfumata con la sconfitta contro il Milan di domenica sera.
Sul tavolo il club bianconero metterebbe di fronte al procuratore Giuseppe Chinè la rinuncia ad andare in Appello contro la sentenza di penalizzazione del processo plusvalenze. L’idea della Juventus è quindi di ripartire il prossimo anno senza avere handicap nella stagione, che nelle intenzione del club dovrà essere quella della riscossa.
Ovviamente l’accordo tra Juventus e Chinè andrebbe accettato da Ugo Taucer, il procuratore generale dello sport che aveva deciso che i 15 punti di penalizzazione inizialmente comminati ai bianconeri erano troppi in base alle risultanze e alle condanne.