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Parla Elly Schlein, l’analisi della sconfitta: “Il cambiamento non è un pranzo di gala, siamo qui per restare”

Parla Elly Schlein, l’analisi della sconfitta: “Il cambiamento non è un pranzo di gala, siamo qui per restare”

Elly Schlein è infine apparsa: sui social, in un video pubblicato su Instagram dopo la durissima batosta per il centrosinistra alle elezioni amministrative dello scorso fine settimana. Finora erano circolati soprattutto retroscena, virgolettati estrapolati chissà come e romanzati chissà quanto. La segretaria del Partito Democratico non aveva tenuto alcuna conferenza, aveva annullato il viaggio a Bruxelles e si era connessa con i parlamentari dem da remoto. Era stata descritta come infastidita dalla pressione che stava subendo all’interno del partito. Senza troppe spiegazioni ha fornito una sua analisi della sconfitta – la sua prima analisi della sconfitta. “Il cambiamento non è un pranzo di gala”, ha detto. Come a dire: ci vuole tempo, c’è tanto da fare. Sin prisa pero sin pausa insomma – ma non troppa che nel 2024 ci sono le Europee. “Mettetevi comodi, perché siamo qui per restare”.

Prima però: quello che è successo in Parlamento, quello che succederà a Bruxelles. Il caro affitti e le armi all’Ucraina. Ampio preambolo. Secondo alcuni retroscena era andata più o meno così anche durante la riunione della Segreteria di martedì dopo la batosta alle amministrative: prima il punto sull’alluvione in Emilia Romagna. Schlein oggi ha attaccato sulla mozione del Pd sul caro affitti, per assicurare fondi del Pnrr per alloggi pubblici per gli studenti, affossata in Parlamento dal centrodestra. “Affossa le nostre richieste per cercare di sopperire a ciò che stanno manifestando gli studenti”.

Più ficcante il riferimento alla produzione di armi, considerati i calcoli sul cosiddetto Campo Largo e le eventuali trattative di alleanza con il Movimento 5 Stelle. “Il governo sta rallentando l’attuazione, mettendo in difficoltà i comuni e rischiando di farci perdere un’occasione storica. Non possiamo accettare che i fondi vengano sottratti a finalità previste andando in un’altra direzione. Togliere i fondi dai nidi per metterli sulla produzione di armamenti per noi non è accettabile, il Pd ha presentato emendamenti al Parlamento europeo su questo tema”. Il Pd ha “due punti fermi: non abbiamo dubbi sul pieno supporto all’Ucraina con ogni mezzo necessario per la difesa, così come siamo favorevoli all’avanzamento di una difesa comune europea” però “non è accettabile usare le risorse del Pnrr per produrre munizioni ed armamenti”.

Schlein ha anticipato che domani al Senato chiederà alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni “l’impegno nero su bianco a non dirottare i fondi del Pnrr e di Coesione su munizioni e armamenti. Questo per noi è un punto fondamentale, vogliamo una risposta chiara”. Sull’alluvione in Emilia Romagna la segretaria dem è tornata a pressare il governo per la nomina di un Commissario – non ha nominato il governatore Stefano Bonaccini, suo Presidente quando era vice in Regione, suo sfidante alle primarie del Partito. “Serve chi conosce i territori”.

Alla fine del messaggio la promessa dopo la batosta elettorale: “A chi pensa sia finita: abbiamo solo cominciato. Abbiamo davanti un lavoro lungo, la strada è in salita ma non molleremo di un millimetro su quello che è il nostro progetto. Il cambiamento non è un pranzo di gala. Mettetevi comodi, abbiamo un lavoro lungo da fare. Noi non ci fermiamo. Abbiamo da ricostruire una prospettiva dando speranza al Paese, coinvolgendo tutto il partito e la società. Facciamolo tenendo botta”.

Sette minuti di video in tutto.