La stoccata del governatore
Salario minimo e immigrazione, Visco sfida la Meloni
Bankitalia boccia la premier su tutta la linea
Editoriali - di Piero Sansonetti
Il ministro Visco non è un estremista di sinistra. Immagino che non lo sia mai stato. È una persona che se ne intende di economia e che credo abbia a cuore i destini di questo paese. Io non ho mai capito cosa si intenda con la parola “patriota”. Personalmente non lo sono mai stato neanche un po’ (mia nonna mi ha sempre rimproverato per questo).
Però, se capisco bene, i patrioti dovrebbero essere quelli che tengono al bene del proprio paese. Che in questo caso è l’Italia. Ora i patrioti che sono al governo stanno per vendere Alitalia ai tedeschi e per lasciare che – dismesso il piano del governo Draghi che avrebbe funzionato – Telecom vada alla malora e i francesi si impossessino del nostro sistema delle telecomunicazioni. Poi, con l’idea della flat tax e della guerra al Fisco (che loro definiscono pizzo di Stato) si preparano a mandare in bancarotta il paese e soprattutto il nostro sistema di welfare. Patrioti? Boh.
Il dottor Ignazio Visco invece mi pare che si occupi principalmente delle questioni economiche e della necessità di fare le scelte giuste per l’Italia. Non so se è un patriota, forse si. Poi, naturalmente, si può sbagliare. Però due cose che ha detto Visco ieri nella sua relazione (che è l’ultima perché a ottobre lascerà l’incarico) a me sembrano ragionevolissime e giuste.
La prima è la necessità di fare una legge che garantisca un livello minimo delle retribuzioni, visto che in Italia le retribuzioni bassissime, che alla fine del secolo scorso erano un quarto delle retribuzioni globali, ora sono diventate un terzo e costituiscono un elemento fortissimo di allarme per l’allargamento della povertà. In due parole: salario minimo.
Poi Visco ha toccato un altro tema di quelli che scottano un po’. L’immigrazione. E ha detto che è necessario che aumenti. Non meno immigrati ma più immigrati e quindi, sembra a me una ovvia conseguenza, regolarizzare intanto gli irregolari. Le cose che ha detto Visco sono semplice buonsenso. Non sono propaganda di sinistra. Sono quel buonsenso che – come diceva Manzoni – negli ultimi tempi si è nascosto perché è terrorizzato dal dilagare del senso comune.