Non è iniziata nel verso giusto la nuova avventura di Luigi Di Maio come rappresentate Ue nel Golfo Persico, incarico ottenuto tra le polemiche e gli sberleffi italiani dopo il clamoroso flop elettorale ottenuto dalla sua ultima creatura politica, ‘Impegno civico’, alle scorse elezioni del 25 settembre 2022.
L’ex ministro degli Esteri si è visto bloccare in meno di 24 ore da Twitter il suo nuovo account: profilo sospeso “per violazione delle regole” del social network.
Di Maio e il suo staff avevano fatto in tempo a pubblicare il suo primo messaggio, in lingua inglese, araba e farsi: “Primo giorno in carica come Rappresentante speciale dell’Ue per il Golfo. Pronto e pienamente impegnato a interagire con gli Stati membri e le istituzioni dell’Ue e ciascuno dei nostri partner nella regione. C’è così tanto in gioco e così tanto da fare, attraverso un dialogo genuino e il rispetto reciproco. Per la nostra sicurezza e la nostra prosperità comuni”.
Poi il profilo @EUSR_Gulf ha smesso di essere raggiungibile. Di Maio si era già allontanato, ma in quel caso volontariamente, dalla galassia social dopo la batosta elettorale: uscito dai 5 Stelle assieme a decine di suoi fedelissimi in contrasto con la linea di Giuseppe Conte, aveva prima formato il gruppo parlamentare Insieme per il futuro, il quale a sua volta aveva poi dato vita al partito Impegno Civico. Di Maio e i suoi si erano presentati all’interno della coalizione di centrosinistra a guida Pd, incassando numeri da prefisso telefonico.
Tra le ipotesi del blocco da parte di Twitter, come sottolinea il Corriere della Sera, anche il fatto di avere al momento un duplice account pubblico ufficiale: sul suo profilo storico l’ex titolare della Farnesina può contare ancora su oltre 710mila follower, mentre il nuovo account ne registra un centinaio di follower.