Il Presidente della Repubblica
Festa della Repubblica, Mattarella: “Su libertà, uguaglianza e solidarietà si fonda lo Stato”
"Ricorrono anche 75 anni dall'entrata in vigore della Costituzione, riferimento sicuro, Carta fondamentale che garantisce la libertà e definisce diritti e doveri nella nostra comunità"
News - di Redazione Web
“La centralità della persona, il riconoscimento della sua integrità e inviolabilità, il primato dell’uguaglianza tra gli esseri umani, la dignità, la libertà, la solidarietà, i diritti e i doveri caratterizzano la struttura democratica del nuovo Stato nato dalla Liberazione. Sono valori che appartengono a tutti i cittadini. Sono nostri, e vivono nella società nel passaggio tra generazioni nella partecipazione attiva alla vita civile”. Con queste parole alla rivista Postenews, anticipate dal quotidiano Il Foglio, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella celebra la giornata del 2 giugno, festa della Repubblica italiana.
Il Capo dello Stato sarà oggi ai Fori Imperiali per la consueta parata. Saranno in 5.500 a sfilare tra militari e civili. Proprio il Presidente aprirà le celebrazioni con l’omaggio al Milito Ignoto e l’alzabandiera solenne presso l’Altare della Patria. Il Capo dello Stato con il ministro della Difesa Guido Crosetto passerà in rassegna i reparti prima dello sfilamento. I sindaci sfileranno con la fascia tricolore. La soprano Eleonora Buratto intonerà l’inno d’Italia accompagnata dalla Banda Interforze. Alla rassegna parteciperanno dieci settori che vedranno la partecipazione di tutte le componenti dello Stato: personale militare e civile, Corpi armati e non armati dello Stato, Bandiere e Stendardi, Bande e Fanfare militari. Oltre al sorvolo della Pattuglia acrobatica nazionale è previsto anche il passaggio di elicotteri, velivoli e mezzi pesanti.
“I giovani devono partecipare alle trasformazioni in atto nel Paese e non subirne gli effetti. Lavorare in un Paese diverso dal proprio deve essere una scelta e un’occasione per accrescere la propria formazione. Non può essere una fuga necessaria. I giovani chiedono di essere ascoltati. Sono l’energia vitale che va velocemente reintrodotta nel motore dell’Italia. L’articolo 3 della Carta assegna alla Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica economica e sociale del Paese”.
“È la nostra declinazione di un diritto alla felicità. Quanto alle donne, vi sono dinamiche vecchie e nuove che influiscono nelle scelte di vita. Sono ancora presenti gli ostacoli da rimuovere per permettere loro una piena realizzazione nella dimensione lavorativa e nel vissuto privato. Quando il diritto di un singolo viene negato è tutta la comunità a risentirne. Fino a quando esisterà un solo ambito precluso di fatto a una donna il principio di uguaglianza sarà tradito”.
“L’Unità Europea rappresenta uno degli eventi di maggior successo della storia del nostro Continente. Nel quadro delle istituzioni europee e col loro concorso è stato possibile realizzare i maggiori progressi sociali, garantire democrazia e sistema delle libertà, assicurare una condizione di pace dopo i continui conflitti dei secoli precedenti. Nel contesto odierno, in cui la dimensione dei protagonisti della vita internazionale è determinante, nessuno dei singoli Paesi che appartengono all’Unione Europea sarebbe capace, da solo, di svolgere un ruolo efficace”.
“Ricorrono anche 75 anni dall’entrata in vigore della Costituzione, riferimento sicuro, Carta fondamentale che garantisce la libertà e definisce diritti e doveri nella nostra comunità”, ha detto il Capo dello Stato in un messaggio ai Prefetti. “Nel settantasettesimo anniversario della scelta operata dal popolo italiano all’insegna del rinnovamento della democrazia”.