Le indagini
Sabotaggio del Nord Stream, si rafforza la pista ucraina: perquisita in Germania la casa della compagna di un presunto membro del commando
Esteri - di Redazione
La notizia è stata confermata soltanto oggi dalla Bka, la Procura federale generale tedesca, ma si tratta di un evento che potrebbe risolvere uno dei ‘gialli’ internazionali più importanti del 2022: il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream nel mar Baltico.
Lo scorso 25 maggio le autorità tedesche hanno perquisito una abitazione a Francoforte sull’Oder, di proprietà di una donna “non sospettata”, nell’ambito delle indagini sui gasdotti che, come noto, servivano per collegare direttamente Russia e Germania bypassando l’Ucraina e la Polonia.
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Secondo i media tedeschi la donna “non sospettata” avrebbe in realtà un ruolo chiave: sarebbe l’ex compagna e la madre del figlio di un sospettato del sabotaggio del doppio gasdotto, un militare ucraino che sarebbe attualmente impegnato in combattimento contro l’invasione russa. Non a casa gli investigatori della Bka avrebbero anche prelevato un campione di Dna del bambino per confrontarlo con alcune tracce di Dna già rinvenute sulla barca a vela Andromeda, così come il suo smartphone.
Imbarcazione che i sabotatori avrebbero utilizzato per far esplodere lo scorso settembre 2022 i tubi del Nord Stream 1 e 2: della Andromeda aveva già scritto all’inizio del 2023 il New York Times, rivelando che la Bea aveva trovato tracce di esplosivo sulla barca, attenzionata per i movimenti sospetti nei giorni a ridosso del sabotaggio del gasdotto russo-tedesco.
Il militare ucraino sospetto farebbe parte di un gruppo di sei persone che avrebbero noleggiato uno yacht con passaporti falsi per piazzare gli ordini esplosivi a 80 metri di profondità.
La vice portavoce del governo tedesco, Christiane Hoffmann, non ha voluto commentare le ultime notizie, dicendo che l’esecutivo di Berlino aspetta esclusivamente le conclusioni definitive delle indagini della Procura federale generale.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sempre negato che l’Ucraina fosse coinvolta negli attacchi ai due gasdotti.