Pietro Orlandi: "Pura follia"
“Emanuela Orlandi e Mirella Gregori sono sepolte sotto Castel Sant’Angelo”
La lettera dell'ex carabiniere al procuratore incaricato del caso. "Dietro una porta rinforzata, dovrebbe trovarsi una stanza di circa 20 mq nella quale dovrebbero trovarsi resti umani". Il fratello di Emanuela: "Assurdo"
Cronaca - di Redazione Web
Sia Emanuela Orlandi che Mirella Gregori, due ragazze scomparse nel 1983 a pochi mesi di distanza – la prima soprattutto al centro di un caso irrisolto che tra Vaticano, lo Stato italiano, Ali Agca, i servizi segreti bulgari, banche e criminalità organizzata resta tra i più clamorosi della storia recente – sarebbero sepolte sotto Castel Sant’Angelo a Roma. Almeno questa è la versione dell’ex carabiniere Antonio Goglia che ha spedito una lettera al sostituto procuratore Stefano Luciani. Immediato e netto il commento di Pietro Orlandi: “Pura follia”.
Goglia è un impegato comunale di San Giorgio a Cremano. La sua soffiata è stata riportata da ItaliaOggi. Luciani è il procuratore incaricato di riaprire le indagini sul caso Orlandi. “Vi comunico che nei sotterranei del Castel Sant’Angelo, dietro una porta rinforzata, dovrebbe trovarsi una stanza di circa 20 metri quadri nella quale dovrebbero trovarsi resti umani, compresi quelli di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. La struttura dovrebbe ricadere sotto l’Autorità del Comune di Roma e perciò non dovrebbe essere difficile approntare un sopralluogo”, si legge nella missiva.
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A ItaliaOggi l’ex militare si è concentrato in particolare e a lungo sulla centralità del canone 1058 nella vicenda che riguarda la sparizione delle due ragazze. “Il codice, che impone il celibato sacerdotale è stato confermato dall’attuale norma canonica del 1983, anno dei sequestri della Orlandi e della Gregori … quel codice serve a far comprendere immediatamente cosa vogliono i sequestratori: l’abolizione del celibato sacerdotale, canone 1058, altrimenti avrebbero ucciso la Orlandi e la Gregori“. Il militare ha invitato i magistrati a visionare del materiale fotografico “che andrebbe ricercato ed esibito al grande pubblico”.
Pietro Orlandi, fratello della scomparsa Emanuela, da una vita impegnato nella ricerca della verità sulla sorella sparita nel nulla in un pomeriggio d’estate, ha messo subito in guardia dalle dichiarazioni di Goglia. “È pura follia, com’è possibile che gli venga data tutta questa attenzione?”, ha lamentato all’Ansa. “Lo conosco da anni, ogni volta cambia ipotesi. È uno che racconta frottole”.
“Già in passato aveva scritto in procura, ogni volta con ipotesi senza riscontri, ipotesi completamente diverse tra loro. È passato, come movente, dalla teologia della liberazione, ai preti pedofili di Boston, al terrorista Carlos, ai Marrani e altri”. Secondo Orlandi l’intento dell’uomo “è apparire su un articolo” e “il fatto allucinante è proprio che tutti gli vanno dietro e questo crea la solita confusione. Poi in un momento particolare come questo è assurda questa cosa, veramente assurda”.