L'omicidio a Senago
Giulia Tramontano preparava il battesimo di Thiago, la lettera della sorella Giulia: “Ci ha ammazzati mammina”
A Sant'Antimo organizzata una fiaccolata in ricordo della 29enne incinta al settimo mese uccisa dal compagno reo confesso Alessandro Impagnatiello. Il parroco: "Troppo presto per parlare di perdono"
Cronaca - di Redazione Web
Giulia Tramontano stava preparando il battesimo di Thiago, il bambino che avrebbe avuto se non fosse stata uccisa dal compagno reo confesso Alessandro Impagnatiello. Lo ha raccontato il diacono Francesco Buono della parrocchia di Senago. La 29enne viveva da quattro anni nel milanese, era originaria di Sant’Antimo, nel napoletano. Sparita lo scorso fine settimana, è stata ritrovata dopo che il compagno ha confessato. Impagnatiello, 30 anni, barman in un locale bene di Milano, è in carcere, il suo fermo è stato convalidato.
“Avrei dovuto incontrare Giulia a breve per introdurli in questo percorso, la tragedia quindi mi ha colpito in modo ancora più drammatico – ha detto Buono a Rainews – penso alla gioia con cui avrei battezzato quel bambino e ho tanto desiderato di poterlo fare nei giorni in cui Giulia era sparita e tutti speravamo di ritrovarla viva”. La sorella della vittima, Giulia Tramontano, ha rivelato un altro dettaglio terribile. La 29enne avrebbe pensato di abortire, per via dei tradimenti del compagno, della crisi che viveva la relazione.
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I due convivevano da febbraio 2021. A gennaio però era già oltre i termini che consentono l’interruzione della gravidanza. Giulia Tramontano aveva deciso di tornare a Senago nonostante il parere contrario della famiglia. “Riferiva che non avrebbe perdonato Alessandro ma sarebbe tornata a Senago temporaneamente in attesa di trovare un’altra soluzione abitativa oppure tornare a casa dai genitori”. La sorella della vittima ha scritto anche una lettera immaginaria del nipote, Thiago, pubblicata sui social: “Io non ero una gravidanza mammina, ero una persona. Avevo braccia, gambe, testa e cuore. Lui mi ha ammazzato. Ci ha ammazzati entrambi! Quello è un mostro, è senza cuore. Ci ha ammazzati, mammina Giulia, senza pietà”.
A Sant’Antimo intanto è stata organizzata una fiaccolata per giovedì 8 giugno. “Parlare di perdono è troppo prematuro in questo momento. Il perdono è un cammino che richiede tempo, penso che se ne parlerà molto al di là nel tempo”, ha detto il parroco di Senago don Sergio Grimoldi all’esterno della Chiesa di Santa Maria Assunta.