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Twitter mi ha censurato, è una limitazione della libertà di espressione?

Twitter mi ha censurato, è una limitazione della libertà di espressione?

Non sono più su Twitter e non per mia scelta. Non sono più su Twitter dove ero da diversi anni, credo da più di dieci anni, perché mi hanno espulso. Perché? Non c’è nessuna ragione, io non faccio mai tweet particolarmente aggressivi, rispondo sempre con gentilezza, talvolta con ironia, non vado mai oltre. E allora perché mi hanno espulso e dopo più di 10 anni? L’unica cosa che mi risulta è che mi hanno espulso appena sono diventato direttore de l’Unità. E allora cosa devo fare? Devo fare come fanno tutti forse: la vittima.

Mi hanno cacciato perché sono direttore de L’Unità e non hanno piacere di avere il direttore de L’Unità su Twitter. E’ questa una limitazione della libertà di espressione? Non lo so, decidete voi. So che spesso quando succedono queste cose, quando uno viene escluso da twitter, scoppia un putiferio. “Vergogna!”, “La libertà”,… Io molto modestamente mi limito a segnalare il caso. Su Twitter non ci sono più. Se succedeva a un giornalista di destra, del Fatto, sarebbe successo un bel casino.

 

 

Io ve l’ho segnalato, tenetene conto. Sicuramente viene limitata in qualche modo la mia libertà di espressione. Però io continuerò ad esprimermi. C’è l’Unità, magari datemi una mano, abbonatevi, sostenete l’Unità, ce n’è bisogno. Da quando è uscita l’Unità c’è una fortissima ostilità nei confronti di questo giornale. Io credo che ci sia un certo timore perché siamo un giornale di opposizione vera. Siamo un giornale di sinistra vera. Che picchia dove deve picchiare, sempre con gentilezza. E non piace a un sacco di gente: non piace alla destra, non piace ai conservatori, non piace forse nemmeno a qualche pezzo di sinistra. Se poi Twitter si decidesse a farmi rientrare io sarei contento. Altrimenti andiamo avanti con l’Unità.