L'infamità dell'Europa
Guardate questa bambina per capire le infamie che stanno commettendo Italia ed Europa nel Mediterraneo
La barca con la quale insieme alla sua mamma tentava di arrivare in Italia, per avere una vita più dignitosa, civile, è affondata il 2 giugno al largo della Tunisia. Non sono arrivati i soccorsi.
Cronaca - di Piero Sansonetti
Quanti anni ha questa bambina? Non lo sappiamo, forse tre, forse quattro. Come si chiamava? Non lo sappiamo. Da dove veniva questa bambina? Neanche questo si sa, c’è l’ipotesi che sia del Camerun. La barca con la quale insieme alla sua mamma tentava di arrivare in Italia, per avere una vita più dignitosa, civile, è affondata il 2 giugno al largo della Tunisia. Non sono arrivati i soccorsi.
La guardia Costiera Tunisina se ne infischia. Le Ong italiane, le uniche che potrebbero salvare la gente, sono azzoppate dai folli decreti spazza-naufraghi varati dal governo. La barca è andata a fondo, la mamma della bambina è affogata e anche la bambina. Era piccola piccola, non sapeva nuotare. Era vestita con una tutina rosa pesante e un cappellino di lana. Per vincere il freddo della traversata notturna. Il suo piccolo corpicino, morto, è stato ripescato l’altro giorno e c’è un filmato che lo mostra mentre galleggia alla deriva.
Ci hanno detto che questa fotografia, anzi questo fermo-immagine, non va esibito, che è giornalismo del dolore, sciacallaggio, speculazione. No, amici miei: è sciacallaggio non mostrarlo. Guardatelo questo piccolo corpo che galleggia, guardatelo se avete il coraggio, perché bisogna che si sappia quali infamie l’Europa, e l’Italia, stanno commettendo nel Mediterraneo. Bisogna che si sappia che migliaia di vite cadono ogni anno, migliaia, e che noi potremmo salvarle.
Bisogna che si sappia che il problema, l’ignominia, non sta nell’eccesso di migranti in Europa, o nelle nostre città, ma nella non accoglienza, nella complicità col respingimento, nell’indifferenza verso la disperazione e la morte. Non tiene nessun discorso, nessuna realpolitik, nessun arzigogolamento. La scelta di aumentare i freni agli sbarchi invece che i freni ai naufragi è una scelta atroce e incivile. I decreti contro le Ong sono crudeli e inumani. Non fate finta di niente ,amici miei: guardatela, guardatela questa foto se avete coraggio.