Un disastro comunicativo costato una condanna in tribunale. I giudici di Roma hanno infatti condannato, dopo sette anni di battaglia legale, Fratelli d’Italia, il partito della premier Giorgia Meloni, a risarcire la coppia raffigurata dal movimento per promuovere una campagna contro la gestazione per altri.
La foto, coperta da copyright, era stata scattata nel 2014 a Frank e Rosario BJ Barone, una coppia canadese da pochi minuti diventati genitori del piccolo Milo. L’immagine pochi giorni dopo viene pubblicata sull’account professionale dell’autrice, la fotografa Lindsay Foster, accompagnata da una nota che sottolineava il rapporto di profondo amore e rispetto fra i padri e la donna gestante.
Due anni dopo il partito dell’attuale presidente del Consiglio decide di utilizzare quell’immagine come ‘sfondo’ della propria campagna politica propri contro la gpa, la gestione per altri.
Da qui la scelta della coppia, Rosario è di origini italiane, di rivolgersi a due avvocati italiani, Cathy La Torre e Michele Giarratano, da sempre impegnati nella difesa dei diritti lgbt, per ottenere un risarcimento.
Setta anni dopo il tribunale di Roma ha quindi condannato FdI a risarcire la coppia per “il disagio per la diffusione di una immagine rivelatrice della loro intimità, la riprovazione espressa pubblicamente nei riguardi del loro stile di vita e della loro condizione familiare, il timore di essere oggetto di attenzione indesiderata nel caso si fossero recati in Italia”.
Secondo la giudice Cecilia Pratesi Frank e Rosario BJ Barone sono “stati destinatari di una illecita intromissione nella propria sfera personale, che ha leso il loro diritto alla tutela dell’immagine e della riservatezza, esponendo – senza il loro consenso – alla pubblica visione un momento di intimità familiare accompagnato dalla formulazione di un giudizio negativo”. Per questo il partito della premier è stato condannato a risarcire i due uomini con 10mila euro ciascuno più le spese legali.
“Questa sentenza non è rivolta soltanto al partito di Fratelli d’Italia – è il commento La Torre – ma a chiunque nel mondo della politica utilizza le vite altrui a volte calpestandone la dignità o arrecandogli danni morali o alla loro reputazione o alla loro vita. Si faccia politica, ma non sul corpo e sulle vite delle persone”. Giarratano invece ricorda che la sentenza arriva proprio nei giorni in cui alla Camera si discute “la proposta di legge proposta dal deputato FdI Varchi per punire penalmente la gestazione per altri anche quando effettuata all’estero”. Si tratta quindi di “un segnale importante alla politica, un invito a fermarsi e mettere davvero al centro i bambini e le bambine, le famiglie e l’amore con cui vengono create”.
La coppia ha diffuso un video per ringraziare i due avvocati che hanno deciso di occuparsi della vicenda pro bono, senza percepire alcun compenso. Le spese vive del procedimento sono state sostenute da Gay Lex attraverso una campagna di donazioni spontanee all’associazione.