E' precipitato in poche ore
Le ultime ore di Silvio Berlusconi, l’”evento acuto” e il brusco peggioramento: l’ultimo saluto dei figli
Cronaca - di Redazione Web
I suoi figli sono riusciti ad arrivare in tempo per salutarlo. Già dalle 6 del mattino ai medici di Silvio Berlusconi era sembrato chiaro che questa volta non se l’avrebbe fatta: si è spento alle 9.30 circondato dai suoi cari. Eppure il leader di Forza Italia aveva lavorato fino all’ultimo, occupandosi di delicate questioni politiche e la riorganizzazione del partito. Poi all’improvviso il peggioramento, venerdì scorso, che lo avevano riportato in ospedale dove era stato ricoverato già poco tempo fa per 45 giorni. Ma la sua situazione clinica sembrerebbe essere precipitata all’improvviso nella notte tra domenica e lunedì.
Il Corriere della sera ripercorre quelle ultime ore iniziate con l’auto del suo medico personale, Alberto Zangrillo, che arriva al San Raffaele alle 4 del mattino. A causare la morte di Berlusconi non sarebbe stata la la polmonite che nelle scorse settimane lo avevano indebolito. Dalle ultime tac infatti la condizione dei polmoni era migliorata. E non è stata nemmeno l’insufficienza renale che aveva preoccupato durante l’ultimo ricovero. E’ stata la leucemia di cui soffriva da tempo a spegnerlo lentamente. All’alba del 12 giugno è dunque stato chiaro che stavolta non ce l’avrebbe fatta. Tutti i figli sono arrivati di prima mattina e a quel punto a tutti è apparso evidente che l’ultimo respiro stava arrivando. Sono riusciti a fare in tempo e salutarlo.
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C’era stata allerta, quindi, venerdì, perchè nessuno si aspettava un nuovo ricovero così a breve, anche se non nel reparto di terapia intensiva: ma nelle ore successive un bollettino dei suoi medici, Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri, aveva spiegato: “Il Presidente Silvio Berlusconi è attualmente ricoverato all’Ospedale San Raffaele per l’esecuzione di accertamenti programmati in relazione alla nota patologia ematologica”. Programmati, vero, ma di sicuro anticipati rispetto al programma previsto. La decisione di anticipare i controlli, avevano aggiunto i medici, “risponde a criteri clinici di normale pratica in medicina e non è correlata ad alcuna criticità né allarme”.
Già nel dicembre 2021 la leucemia era entrata in una fase cronica. Dopo alcuni episodi acuti era finito al San Raffaele. In ultimo per il ricovero di 45 giorni e poi venerdì scorso. Poi nella notte l’evento acuto nella notte e l’ultimo respiro. Corriere riporta che chi gli è stato vicino ha detto che ha lavorato fino all’ultimo senza mai aspettarsi la morte.