Il giallo di Firenze
Scomparsa piccola Kata, la pista privilegiata è il racket degli affitti: “800 euro senza bagno”
La Dda indaga per sequestro di persona a scopo di estorsione. Smentita l'esistenza di un supertestimone. Il dettaglio del “passaggio segreto” tra l’ex albergo e il cortile del condominio vicino da cui i bimbi si tenevano alla larga per paura di una persona
Cronaca - di Redazione Web
La pista privilegiata per la scomparsa della piccola Kata è quella del racket degli affitti. Lo ha dichiarato il procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli che sta seguendo il caso con la pm della Dda Christine von Borries e con il sostituto Giuseppe Ledda. Gli inquirenti stanno continuando a sentire occupanti del palazzo da dov’è sparita la bambina. Al comando dei carabinieri le persone vengono ascoltate come informate sui fatti. Non è esclusa del tutto una seconda pista, quella legata alla pedofilia, anche se al momento ristretta a una dimensione più residuale. La Dda indaga per sequestro di persona a scopo di estorsione, una sorta di rapimento per vendicarsi e ottenere qualcosa.
Kataleya Alvarez ha cinque anni, viveva a Firenze con la madre nello stabile di un’ex albergo occupato, l’Astor. È sparita sabato intorno all’ora di pranzo. La madre era al lavoro, la bambina stava giocando nel cortile con altri bambini quando nessuno l’ha più vista. Un video recuperato dal circuito di telecamere intorno all’ex hotel Astor mostra la piccola mentre lasciava il gruppo di bambini con il fratellino e si dirigeva, da sola, verso la porta del cortile laterale, per poi rientrare nello stesso cortile.
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Gli investigatori hanno ricostruito finora che il racket degli affitti vedrebbe coinvolti tre distinti gruppi. Due composti da cittadini di origine peruviana, uno dei quali vicino alla famiglia di Kata, un terzo di romeni. I costi per camera all’interno di quell’ex albergo andrebbero dagli 800 euro senza bagno fino ai 1.500 euro se con i servizi. I carabinieri hanno anche sentito tutti gli occupanti abusivi che vivono dentro l’ex hotel da dove è sparita la bimba. Sarebbero stati i bambini a raccontare di un “passaggio segreto” tra l’ex albergo e il cortile del condominio vicino da cui si tenevano alla larga per paura di una persona, avrebbero riferito i genitori come riporta anche l’Ansa.
Fonti investigative hanno smentito l’esistenza di un super testimone che avrebbe visto Kata portata via da un adulto contro la sua volontà nell’ex Astor. “Ho visto l’uomo che ha rapito Kata. Lei piangeva e lui l’ha portata via con la forza”. Dopo che quell’ipotesi era emersa, carabinieri e vigili del fuoco si erano concentrati nei pressi dello stabile, alla ricerca di una possibile base vicina all’immobile dove poteva essere stata nascosta la bimba anche se per un breve lasso di tempo. Le operazioni, finora, non hanno dato alcun esito. Ascoltato anche il padre della bambina, Miguel Angel Chicllo Romero, uscito ieri dal carcere di Sollicciano dove stava scontando una condanna in primo grado per furto. L’uomo domenica sera aveva tentato il suicidio ingerendo del detersivo, il giudice gli ha ridotto la misura cautelare all’obbligo di firma. Anche la mamma dopo essere stata ascoltata dagli investigatori aveva ingerito della candeggina, finendo in ospedale. Ascoltato anche il fratello di otto anni.
“Abbiamo una speranza in più, non posso dire che cosa, ma noi abbiamo questa fede”, ha detto Elisa Suarez, zia della bimba scomparsa. Anche la madre, ricoverata dopo aver ingerito una piccola quantità di candeggina, ha detto di pensare che la figlia sia ancora viva.