Gino Mäder non ce l’ha fatta. Il 26enne ciclista svizzero in forza al Team Bahrain Victorious è morto questa mattina per le conseguenze riportate nella caduta lungo la discesa dell’Albulapass, nel finale della quinta tappa del Tour de Suisse, breve corsa di una settimana del calendario World Tour che precede il Tour de France.
Mäder era finito fuori strada in un tratto in cui i ciclisti sfrecciavano ad altissima velocità, finendo la sua corsa in un burrone, una scarpata a una ventina di metri di profondità rispetto alla strada. Con lui era caduto anche l’americnao del Team Ineos Magnus Sheffield, ritirato con un trauma cranico.
I soccorritori hanno trovato Mäder privo di sensi nella scarpata, riverso in un fiumiciattolo. Blick, quotidiano svizzero, riporta la testimonianza di un soccorritore che ha parlato di manovre per 25 minuti, necessarie per superare l’arresto cardiaco del ciclista della Bahrain Victorious.
Il 26enne svizzero, professionista dal 2019, è stato poi trasportato in eliambulanza all’ospedale di Coira. Disperati quanto inutili i tentativi di salvarlo dalle gravissime lesioni riportate nell’impatto: intorno alle 11:30 è stata dichiarata la sua morte.
Proprio la costruzione del percorso ed in particolare dell’arrivo della quinta tappa era finito nel mirino dei ciclisti. Le parole più dure le aveva espresse Remco Evenepoel, campione del mondo in carica e vincitore lo scorso anno della Vuelta di Spagna: “Non è stata un’idea intelligente mettere il traguardo di una tappa del genere dopo una discesa. Ma ovviamente c’è bisogno di fare sempre più spettacolo. Deve succedere sempre qualcosa per far divertire la gente”.
“Gino, grazie per la luce, la gioia e le risate che hai portato a tutti noi, ci mancherai come ciclista e come persona. Oggi e tutti i giorni pedaleremo per te, Gino”, si legge sul profilo Twitter del suo team, che ne ha annunciato così la scomparsa.
Questo il comunicato della formazione per cui era tesserato: “È con profonda tristezza e con il cuore pesante che dobbiamo annunciare la scomparsa di Gino Mäder – si legge – Venerdì 16 giugno, a seguito di un gravissimo incidente durante la quinta tappa del Tour de Suisse, Gino ha perso la sua battaglia per riprendersi dalle gravi ferite riportate. Tutto il nostro team è devastato da questo tragico incidente e i nostri pensieri e le nostre preghiere sono con la famiglia e con i cari di Gino in questo momento incredibilmente difficile“.
Nel comunicato sono state inoltre spiegate le modalità di soccorso del corridore: “A seguito dell’incidente ad alta velocità avvenuto durante la discesa finale della tappa di giovedì, il 26enne è stato rianimato sul posto dal personale medico che ha anche eseguito la rianimazione cardiopolmonare, prima di essere trasportato in aereo in ospedale. Nonostante i migliori sforzi del fenomenale staff dell’ospedale di Coira, Gino non ce l’ha fatta a superare questa, la sua ultima e più grande sfida, e alle 11:30 abbiamo salutato una delle luci splendenti della nostra squadra“.
“Gino è stato un atleta straordinario, un esempio di determinazione, un membro prezioso della nostra squadra e di tutta la comunità ciclistica. Il suo talento, la dedizione e la passione per lo sport ci hanno ispirato tutti“,ha poi proseguito la nota della squadra, lasciando poi spazio alle parole dell’amministratore delegato Milan Erzen: “Siamo devastati dalla perdita del nostro eccezionale ciclista, Gino Mäder. Il suo talento, la sua dedizione e il suo entusiasmo sono stati fonte d’ispirazione per tutti noi. Non solo era un ciclista di grande talento, ma una persona fantastica fuori dalla bici. Porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari, e i nostri pensieri sono con loro in questo momento difficile. Bahrain Victorious correrà in suo onore, mantenendo la sua memoria su ogni strada che percorriamo. Siamo determinati a mostrare lo spirito e la passione che Gino ha dimostrato e rimarrà sempre parte integrante del nostro team”.
Nel suo palmares troviamo una tappa nel 2021 al Giro d’Italia, la Grotte di Frasassi – Ascoli Piceno, e nella stessa stagione anche la vittoria della classifica riservata ai giovani della Vuelta di Spagna, dove terminò quinto nella generale.