Due le inchieste sui Giochi
Bufera sulle Olimpiadi di Parigi, perquisizioni della polizia nella sede del comitato organizzatore
Esteri - di Carmine Di Niro
A poco più di un anno dall’accensione del braciere olimpico, il via delle Olimpiadi di Parigi 2024, il più atteso evento sportivo mondiale viene sconvolto da un terremoto mediatico. Questa mattina la polizia francese ha perquisito la sede del comitato organizzatore della rassegna olimpiaca, come riferisce Rmc Sport. Gli agenti stanno raccogliendo dei documenti e, secondo una mail ricevuta dai dipendenti del comitato citata dall’emittente, gli organizzatori “stanno collaborando a pieno con gli inquirenti per facilitare le loro indagini“.
Le perquisizioni sono effettuate anche dai componenti dell’Ufficio centrale per la lotta alla corruzione e ai reati finanziari e fiscali. Oltre a quella presso il comitato organizzatore a Saint-Denis, sono in atto perquisizioni in diversi siti legati ai Giochi, tra cui la sede della Solideo, la società responsabile delle strutture olimpiche.
[A LA UNE A 12H]
Des perquisitions sont en cours sur plusieurs sites, notamment au siège du comité d’organisation des Jeux-2024 de Paris et à la Société de livraison des ouvrages olympiques, Solideo, a indiqué le parquet national financier sollicité par l’#AFP 1/5 pic.twitter.com/TEzNe8Nmrf— Agence France-Presse (@afpfr) June 20, 2023
Le perquisizioni secondo France Television si inseriscono nell’ambito di due indagini preliminari avviate rispettivamente nel 2017 e nel 2022, con le accuse di appropriazione indebita di interessi e favoritismo: entrambe le inchieste riguardano appalti assegnati nell’ambito dell’organizzazione dei Giochi olimpici di Parigi.
Ad aprile 2021 un rapporto dell’Agenzia francese anticorruzione avevano indicato i rischi legati alla corruzione e al conflitto di interessi. Il pericolo era di danneggiare l’immagine delle Olimpiadi che secondo Tony Estangue, capo del Comitato organizzatore, doveva essere “esemplare”.
Ci sarebbe poi una terza inchiesta sulla gestione della kermesse olimpica, nata dalla denuncia di dieci operai che hanno lavorato senza documenti nei cantieri della capitale francese. Il gruppo di lavoratori si è rivolto al tribunale del lavoro di Bobigny (Seine-Saint-Denis), denunciando diversi colossi dell’edilizia (Vinci, Eiffage, Spie Batignolles e GCC, i principali appaltatori dei futuri siti olimpici) al fine ottenere il pagamento degli arretrati salariali e il riconoscimento delle mansioni svolte.
Le quattro società, più otto subappaltatori, impiegavano direttamente questi lavoratori africani, molti originari del Mali: operai che hanno senza contratto o busta paga per diverso tempo e che oggi chiedono “il riconoscimento di un contratto di lavoro, riqualificato a pieno titolo e un contratto a tempo indeterminato”, ha spiegato all’AFP il sindacalista Richard Bloch.
Le perquisizioni odierne si aggiungono alla crisi che il movimento olimpico francese sta attraversando da diversi mesi, culminate con le dimissioni del presidente del Comitato olimpico e sportivo francese (CNOSF), Brigitte Henriques, lo scorso 25 maggio. Si è parlato di denunce incrociate con il suo predecessore Denis Masseglia.
Le Olimpiadi di Parigi sono in programma dal 26 luglio al 26 agosto.