Lo scandalo si sgonfia
Inchiesta Qatargate continua a perdere pezzi: Cozzolino torna libero
Politica - di Redazione Web
L’eurodeputato Andrea Cozzolino, indagato nell’inchiesta sul cosiddetto Qatargate, è stato rilasciato. Il nuovo giudice istruttore Aurélie Dejaiffe, non ha ritenuto che ci fossero i presupposti per trattenerlo. “Ha risposto a tutte le domande, negando ogni addebito”, ha spiegato il difensore di Cozzolino, Federico Conte, precisando che l’eurodeputato, al pari di altri indagati rilasciati nelle settimane scorse, dovrà rispettare alcune prescrizioni, tra cui l’obbligo di restare a disposizione delle autorità e di comunicare l’eventuale intenzione di lasciare il Belgio.
Cozzolino era in stato di fermo a Bruxelles da lunedì. Stato sottoposto a un lungo interrogatorio dal giudice Michel Claise, il quale ha dovuto rimettere il mandato dopo che, secondo le indagini dell’avvocato di Marc Tarabella, Maxim Toeller, sarebbe emerso che suo figlio Nicolas è in rapporti d’affari in una società, la Brc & Co., con sede sociale ad Anderlecht, con il figlio dell’eurodeputata socialista belga, di origine italiana, Maria Arena, considerata vicina ad Antonio Panzeri, cui è succeduta come presidente della sottocommissione Droi del Parlamento Europeo, carica dalla quale si è dimessa nei mesi scorsi. Il legale belga di Cozzolino, Dimitri De Beco, ha detto al quotidiano belga Le Soir di essere “molto soddisfatto” della messa in libertà del suo cliente, perché si tratta della “decisione giusta”. Con la nuova giudice istruttore e gli investigatori “tutto è andato in modo molto corretto”.
Dopo un nuovo interrogatorio, la notizia del rilascio, comunicata dai suoi avvocati come riportato dall’Ansa. “L’on. Andrea Cozzolino è libero. Il giudice istruttore, dopo aver completato l’interrogatorio iniziato lunedì, durante il quale l’eurodeputato ha risposto a tutto le domande contestando puntualmente tutti gli addebiti, ne ha disposto la liberazione. Il provvedimento prevede alcune prescrizioni di rito, come non aver contatti con gli altri indagati e il comunicare preventivamente i suoi spostamenti dal Belgio”. Lo comunicano con soddisfazione gli avvocati dell’europarlamentare Cozzolino, Federico Conte, Dezio Ferraro e Dimitri de De Beco.
Cozzolino era stato raggiunto lo scorso 10 febbraio, mentre si trovava a Napoli, da un mandato d’arresto europeo spiccato dal giudice istruttore Michel Claise. Da quel momento l’eurodeputato, sospeso dal Pd, ha trascorso oltre quattro mesi in detenzione preventiva nella sua abitazione campana. Lunedì, dopo la revoca dei domiciliari, si era recato a Bruxelles per essere ascoltato dagli inquirenti, che lo avevano posto in stato di fermo. Al termine dell’ultimo interrogatorio, il nuovo giudice istruttore Aurélie Dejaiffe ne ha disposto il rilascio. All’uscita dai locali della procura federale belga, l’eurodeputato, visibilmente commosso, ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Cozzolino, ha evidenziato il legale che lo accompagnava, “si è difeso da tutti addebiti, contestandoli puntualmente punto per punto, negando di aver ricevuto soldi e di aver mai fatto parte di un’associazione criminale”. Tra le altre prescrizioni previste nel provvedimento di rilascio, vi è anche l’obbligo di non avere contatti con le altre persone indagate.