Moravia, Quasimodo, Piero Angela. E Whatsapp, Oriana Fallaci, quella che si può definire a questo punto una quasi “meta-lettera” sulla reintroduzione delle prove scritte alla maturità. Al via questa mattina la prima prova degli esami, il tema di italiano, tra analisi e interpretazioni di testi e poesie e saggi brevi e temi argomentativi. 536mila gli studenti attesi questa mattina, dizionario di italiano e plico del ministero alla mano, sui banchi. Svelate le tracce, dal plico del ministero, alle 8:30. Sette, ambito letterario, attualità, tecnologia, scienza, politica.
L’esame torna quest’anno alla completa normalità dopo la fase dell’emergenza sanitaria. Due prove scritte a carattere nazionale e un colloquio; commissari interni ed esterni; svolgimento delle prove Invalsi requisito di ammissione; unica deroga i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto), il cui svolgimento non è requisito di ammissione all’Esame, e per gli studenti delle zone alluvionate. Prevista domani la seconda prova scritta, in contemporanea in tutti gli Istituti, sempre elaborata dal ministero. Al liceo Classico la seconda prova verterà sul latino, allo Scientifico su matematica, al liceo Linguistico sulla prima lingua e cultura straniera.
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La prima prova è come sempre articolata in due analisi del testo – uno poetico e l’altro di prosa – , tre tracce di testo argomentativo e due temi di attualità. Gli studenti si sono trovati l’analisi e l’interpretazione del testo della poesia di Salvatore Quasimodo Alla nuova luna, contenuta nella raccolta La terra impareggiabile, del 1958 ispirata al lancio in orbita del primo satellite artificiale Sputnik I nel 1957; Gli Indifferenti di Moravia pubblicato nel 1929; 10 cose che ho imparato, l’ultima opera-testamento di Piero Angela edita nel 2022. E ancora: un articolo del giornalista Marco Belpoliti, dal titolo Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp, pubblicato su La Repubblica nel 2018; L’idea di nazione di Federico Chabod; un brano di Oriana Fallaci, tratto dal libro Intervista con la storia; una lettera aperta inviata nel 2021 dal mondo accademico e culturale all’ex Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che invitava a reintrodurre le prove scritte alla Maturità, scritta durante la pandemia.
“Non abbiate paura. Vivete tra voi questi attimi, questi giorni, come tra i più importanti della vostra vita. Perché così sarà, comunque vadano queste giornate le ricorderete per tutta la vita”, ha detto la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un video di auguri ai maturandi. “Ricordo ancora quei giorni carichi di tensione: lo studio a perdifiato che precedeva gli esami finali, l’adrenalina, la consapevolezza che lì si metteva, in qualche giorno, in poche ore, tutto il lavoro che era stato fatto per anni. Ma ricordo anche l’emozione, sapendo che che di lì a poco si sarebbe aperto un capitolo completamente vuoto per la propria vita. C’è chi proseguirà negli studi universitari, chi sceglierà di abbracciare un’esperienza lavorativa: qualsiasi sia la scelta che farete ricordate che voi siete i padroni del vostro destino. Siate creativi, buttatevi a capofitto nel vostro sogno, qualsiasi sia. Credeteci con tutte le vostre forze per realizzarlo. Voi siete i protagonisti di quel libro che si chiama vita. Vale la pena di vivere e di leggere quel libro con tutta l’intensità possibile”.