Come cambia viale Mazzini
Meloni vuole anche Rai3, assalto al fortino della sinistra: l’ondata di esterni per imporre la nuova “egemonia culturale”
Politica - di Carmine Di Niro
L’egemonia culturale da conquistare a suon di amici da piazzare, anche in quella Rai3, la “TeleKabul”, che anche negli anni del berlusconismo è stata una “oasi” del centrosinistra. Nemmeno il Cavaliere aveva osato occupare il fortino storico della sinistra, ma Giorgia Meloni è soci vanno oltre: il sovranismo non ha limiti.
Come rivela oggi Repubbica, il duo ipermeloniano composto dall’amministratore delegato Roberto Sergio e il direttore generale Giampaolo Rossi sta preparando per lunedì prossimo, giorno della presentazione dei primi palinsesti nel CdA di viale Mazzini, il parterre di nuovi volti e nomi per segnare definitivamente il cambio di stagione nella tv pubblica.
Il progetto è quello di piazzare volti noti e cari alla destra anche nella terza rete, pur mantenendo alcuni “simboli” di Rai 3 come Bianca Berlinguer, col suo ‘Cartabianca’, o Sigfrido Ranucci con ‘Report’, che passerà però alla domenica sera, dove per anni c’è stato Fabio Fazio col suo ‘Che tempo che fa’.
Accanto a loro una imponente infornata di esterni, scelta che certamente non farà contenti i mille giornalisti interni pagati coi soldi dei contribuenti. Nella carrellata di new entry ci sono Filippo Facci e lo ‘storico’ intellettuale della destra Pietrangelo Buttafuoco, così come il giornalista di Sky Roberto Inciocchi.
Buttafuoco, scrive Repubblica, dovrebbe sbarca a ‘Rebus‘, il programma culturale di Rai 3 fin qui condotto da Giorgio Zanchini insieme a Corrado Augias: al posto della firma di Repubblica vi saranno tre intellettuali organici alla destra, appunto Buttafuoco oltre a Marcello Veneziani ed Alessandro Giuli, già premiato dall’esecutivo ed in particolare dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano con la nomina a presidente della Fondazione MAXXI. I tre dovrebbero alternarsi per un mese a testa, a rotazione, nell’affiancare alla conduzione Zanchini.
Novità anche nei talk. Da Sky dovrebbe arrivare Roberto Inciocchi, anchor dell’emittente satellitare che intervistò Giorgia Meloni alla kermesse per il decennale di Fratelli d’Italia, per prendere le redini di ‘Agorà‘ dal lunedì al venerdì al posto di Monica Giandotti. Lucia Annunziata, che ha lasciato l’azienda per l’incompatibilità con l’attuale esecutivo e la governace di viale Mazzini, dovrebbe essere sostituita da Monica Maggioni: l’ex direttrice del Tg1 guiderà un format più breve rispetto al passato.
Sempre sulla terza rete vi sarà spazio per Salvo Sottile, a lungo volto di Mediaset per poi approdare in Rai, che avrà un suo programma di approfondimento politico. Stesso spazio sarà destinato anche a Nunzia De Girolamo, l’ex ministra dell’Agricoltura (e moglie del ‘big’ Dem Francesco Boccia) recentemente convertitasi al melonismo dopo anni tra Forza Italia, Popolo della Libertà e una parentesi nel Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano. Per loro vi sarà una sorta di staffetta al lunedì sera, fascia occupata ad oggi da Report: De Girolamo inizierà da ottobre, per Sottile probabilmente bisognerà attendere i primi mesi del 2024.
Su Rai2 farà invece il suo esordio Filippo Facci, penna di Libero a cui verrà affidata una striscia quotidiana prima del Tg2 delle 13. Sulla seconda rete dovrebbe trovare spazio anche Myrta Merlino, che ha recentemente detto addio a La7 e alla sua ‘L’aria che tira’ per planare a viale Mazzini, dove sarebbe pronto uno spazio di approfondimento nella fascia pomeridiana.