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Prigozhin, il clamoroso annuncio a 200 km da Mosca: “Torniamo indietro per non spargere sangue”

Prigozhin, il clamoroso annuncio a 200 km da Mosca: “Torniamo indietro per non spargere sangue”

“Siamo in 25.000”, ha dichiarato nella notte il capo dei mercenari della Wagner, Yevgeny Prigozhin, invitando i russi, in particolare i soldati, a unirsi a loro e a non opporre resistenza in quello che “non è un colpo di stato militare, ma una marcia della giustizia”. E così ha ufficialmente dichiarato guerra ai vertici militari di Mosca. Dopo aver smontato le bugie di Putin sulla guerra in Ucraina, ha accusato i capi delle forze armate regolari russe di aver bombardato gli accampamenti dei suoi combattenti su ordine del ministro della Difesa Sergei Shoigu facendo “un numero enorme” di morti. Immediata le replica di Mosca che ha respinto le accuse e subito attivato difese imponenti. Poco dopo il comitato nazionale antiterrorismo ha aperto un procedimento penale contro il capo di Wagner “per invito alla ribellione armata“, intimando il leader dei mercenari a “interrompere le azioni illegali”.

Intanto Il capo della Wagner, Prigozhin ha annunciato la sua marcia su Rostov. I soldati russi – a suo dire – si sono rifiutati di obbedire all’ordine di fermarlo. “Abbiamo attraversato il confine di Stato in tutti i luoghi. Entriamo a Rostov. Andiamo oltre. Andiamo fino alla fine”. E immediata anche la risposta di Putin con un duro discorso alla nazione: “Un colpo di pugnale alle spalle alle nostre truppe e alla Russia”. Così Vladimir Putin, in un discorso televisivo alla nazione, ha definito la rivolta armata lanciata da Yevgeny Prigozhin, parlando di “gravi azioni di tradimento” ed assicurando che i responsabili “pagheranno per questo”. Poco dopo la notizia che l’esercito della Wagner ha preso il controllo anche di Voronezh, cittadina del sud ovest della Russia, più a nord rispetto a Rostov sul Don che anche sarebbe controllata dai mercenari di Evgenij Prigozhin. Nella cittadina “l’esercito è passato dalla parte del popolo”, affermano da Wagner.

LA DIRETTA

ORE 19.39 – Prigozhin: “Torniamo indietro per non spargere sangue”

I miliziani della Wagner sono arrivati “a 200 chilometri da Mosca” ma ora fanno “marcia indietro”, tornando verso sud per evitare “spargimento di sangue russo” da una parte o dall’altra. Lo afferma in un nuovo audio Yevgeny Prigozhin. “Ci fermiamo e torniamo alle basi. Torniamo in Ucraina”. Il capo della compagnia Wagner di mercenari Evgenij Prigozhin annuncia in un messaggio audio di voler “evitare un bagno di sangue” e di aver accettato la mediazione del presidente bielorusso Alexandr Lukashenko per far finire la crisi innescata oggi. “Siamo arrivati a 200 chilometri da Mosca senza versare una goccia di sangue – ha spiegato Prigozhin -. Ora che per continuare dovremmo versarne, per senso di responsabilità facciamo invertire la rotta ai nostri convogli e facciamo ritorno alle nostre basi”.

“Volevano sciogliere Wagner. Siamo partiti il 23 giugno per la “Marcia della giustizia”. In un giorno abbiamo marciato a poco meno di 200 km da Mosca. Durante questo periodo, non abbiamo versato una sola goccia di il sangue dei nostri combattenti”, ha dichiarato Prigozhin nel messaggio audio. “Ora è il momento in cui il sangue può essere versato. Rendendoci conto di tutta la responsabilità per il fatto che il sangue russo verrà versato, stiamo girando le nostre colonne e partendo nella direzione opposta, verso i nostri campi, secondo il piano”.
ORE 19.24 – Lukashenko: “Prighozhin ha accettato di fermare l’avanzata”

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko afferma di aver negoziato con Prighozhin “lo stop ai movimenti” delle truppe di Wagner, stando a quanto diffuso via Telegram, e che il capo della milizia ha accettato.

 

ORE 18.59 – Biden chiama Macron, Scholz e Sunak

Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha avuto sulla situazione in Russia un colloquio con Emmanuel Macron, Rishi Sunak e Olaf Scholz.Biden e le sue controparti europee hanno discusso “della situazione in Russia”, afferma con una dichiarazione la Casa Bianca, aggiungendo che i leader “hanno affermato il loro incrollabile sostegno all’Ucraina”.

 

ORE 15.30 – Putin firma la legge: arresto fino a 30 giorni per violazione della legge marziale

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato una legge che consente l’arresto fino a 30 giorni di chi viola la legge marziale. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Tass.

 

ORE 15. 00 – Il giallo degli aerei governativi atterrati a San Pietroburgo

L’IL-96 presidenziale sarebbe decollato da Mosca e già atterrato a San Pietroburgo. Lo scrive Fontanka, il giornale più popolare a San Pietroburgo che cita dati di FlightRadar24. Non è chiaro se il presidente Vladimir Putin sia a bordo. Sarebbe atterrato anche un altro degli aerei governativi, un Airbus RSD523. In precedenza il portavoce del Cremlino aveva assicurato che il presidente “è al lavoro al Cremlino”. Secondo i dati di FlightRadar l’aereo speciale Il96-300PU (Point of Control) era decollato alle 14:16 ora di Mosca. L’aereo presidenziale è equipaggiato per controllare le Forze Armate.

 

ORE 14.15 – Prigozhin, “preso QG militare Rostov senza sparare un colpo”

Il servizio stampa di Evgenij Prigozhin ha diffuso un nuovo messaggio in cui sostiene che i mercenari di Wagner hanno “conquistato il quartier generale di Rostov senza sparare un colpo”. “Il Paese ci sostiene”, aggiunge, “perché abbiamo compiuto una marcia della giustizia”. Prigozhin assicura anche che i suoi uomini sono stati “attaccati, prima dall’artiglieria, poi dagli elicotteri”.

 

ORE 14.00 – Voci fuga vertici russi smentite, Putin e Medvedev “al lavoro”

Nel caos e concitazione delle notizie che arrivano da diverse zone della Russia mentre continua l’escalation dei mercenari della Wagner e i vertici russi, si sono diffuse anche voci sulla fuga di alcuni funzionari tra cui il vicepresidente del Consiglio di sicurezza Dmitrij Medvedev. “Medvedev, i suoi assistenti e la segreteria sono al loro posto di lavoro e stanno svolgendo i loro compiti”, ha detto il portavoce dell’ex presidente ai giornalisti come riportano le agenzie russe. Anche il portavoce di Vladimir Putin ha assicurato che “il presidente è a lavoro al Cremlino”.

 

ORE 13.40 – Autorità Lipetsk alla popolazione, “rimanete a casa”

Le autorità della regione di Lipetsk, a nord di quella di Voronezh, hanno chiesto alla popolazione locale di rimane a casa e di non uscire, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. La notizie farebbe pensare il convoglio delle forze di Wagner, che si sono ribellate ai vertici militari russi, stia proseguendo verso nord in direzione di Mosca.

 

ORE 13.30 – Cittadini di Rostov: “In città situazione surreale tra militari e vita normale”

È una “situazione surreale” quella che sta vivendo la popolazione a Rostov-sul-Don, la città meridionale della Russia vicina al confine con l’Ucraina dove i mercenari del gruppo Wagner hanno preso il controllo dei siti militari, dopo la chiamata all’insurrezione lanciata dal loro leader Evgenij Prigozhin. Testimonianze diverse, raccolte al telefono dall’Agi in forma anonima per i rischi legali che comporta parlare in Russia oggi di questioni militari, raccontano che “parte della città sta vivendo una vita normale, i negozi e i bar sono aperti, la gente fa la spesa e c’è chi al supermercato ha visto anche i Wagner in coda a fare acquisti; l’altra metà della città, invece, dove si trova la sede strategica del distretto militare meridionale, gli edifici del ministero dell’Interno, dell’Fsb e dell’amministrazione comunale, è più controllata e in parte bloccata”. La cosa surreale, racconta uno dei testimoni, “è che si vedono uomini armati di mitragliatrice in macchina, accanto a gente seduta tranquillamente a bere il caffè al bar”.

 

ORE 13.20 – Elicotteri aprono il fuoco contro un convoglio Wagner a Voronezh

Elicotteri dell’Aeronautica russa avrebbero aperto il fuoco contro un convoglio della Wagner sull’autostrada M4 fuori da Voronezh. Lo riferiscono fonti locali.

 

ORE 13.15 – Spari a Rostov, udite esplosioni in comando militare

Testimoni oculari su diversi e popolari canali Telegram russi riferiscono di spari ed esplosioni udite a Rostov-sul-Don vicino alla sede del distretto militare meridionale. I video che circolano sui social mostrano gente spaventata e in fuga.

 

ORE 13.00 – Kiev, “Prigozhin ha passato il Rubicone, per noi la vittoria è più vicina”

“Prigozhin ha passato il Rubicone e non si fermerà fino a quando sarà fisicamente distrutto o avrà raggiunto i suoi obiettivi”. Così Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell’Interno ucraino, afferma che oggi “l’Ucraina si è avvicinata di più alla vittoria completa sulla Russia e la riconquista di tutti i territori, Crimea compresa”. In un lungo tweet, Gerashchenko ricorda che Prigozhin conosce Vladimir da oltre 30 anni e vede come “dopo aver lanciato il massacro sanguinoso contro l’Ucraina per la sua illusione di grandezza, ora non controlla più la situazione”.

ORE 12.40 – Zelensky: “Putin manda gente in guerra, poi ne ha paura”

“Per troppo tempo la Russia ha usato la propaganda per mascherare la sua debolezza e la stupidità del suo governo. E ora c’è così tanto caos che nessuna bugia può più nascondere (la realtà)”: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram, in un altro punto della sua dichiarazione sul conflitto in atto in Russia. Riferendosi poi a Vladimir Putin, Zelensky dice che è “continuamente spaventato” dallo spettro della Rivoluzione del 1917, sebbene “non sia in grado di portare nient’altro”. Il capo del Cremlino, scrive ancora il leader ucraino, “disprezza le persone e getta centinaia di migliaia nella guerra, per poi barricarsi nella regione di Mosca (per proteggersi) da coloro che lui stesso ha armato”.

 

ORE 12.30 – Aviazione russa bombarda deposito carburante a Voronezh

L’aviazione russa ha bombardato un deposito di carburante a Voronezh, la cittadina del sud ovest della Russia dove i mercenari della Wagner sarebbero avanzati. Lo riporta su Twitter il Kyiv Post pubblicando anche immagini del deposito in fiamme e spiegando che in questo modo Mosca intende bloccare alle forze dell’esercito privato, che sarebbe in marcia verso la capitale, l’accesso al carburante.

 

ORE 12.17 – Zelensky: “La debolezza della Russia ora è evidente”

“La debolezza della Russia è evidente. E’ debolezza su vasta scala. E più a lungo la Russia mantiene le sue truppe e mercenari sulla nostra terra, più caos, dolore e problemi avrà in seguito”: questo il primo intervento a caldo del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sul suo canale Telegram, su quanto sta avvenendo fra Mosca e la milizia Wagner di Prigozhin. “Chi sceglie la via del male distrugge se stesso. Chi invia colonne di soldati per distruggere vite umane in un altro Paese non può impedire loro di fuggire e di tradire quando la vita resiste”, ha aggiunto

 

ORE 12.15 – Prigozhin: “Putin si sbaglia, non siamo traditori ma patrioti”

“Vladimir Putin si sbaglia profondamente, nessuno si consegnerà ai suoi ordini, non vogliamo che il Paese continui a vivere nella corruzione e le bugie”. È quanto ha detto Evgenij Prigozhin in risposta alle accuse del presidente russo di essere un “traditore”. “Siamo patrioti – ha continuato – e quelli che sono contro di noi sono quelli che sono intorno ai bastardi”.

 

ORE 12.05 – Wagner: “La guerra civile è iniziata”

“La guerra civile è ufficialmente iniziata”. È il messaggio diffuso da uno dei profili Telegram della Wagner, la compagnia di mercenari guidata da Evgenij Prygozhin. Nel messaggio si fa riferimento all’attacco subito da un convoglio della compagnia nella regione russa di Voronezh.

 

 

ORE 12.00 – Medvedev, “il nemico esterno e interno sarà sconfitto”

“Ora la cosa più importante per la vittoria sul nemico esterno e interno, che vuole fare a pezzi la nostra madrepatria, per la salvezza del nostro Stato, è unirsi intorno al presidente, il Comandante supremo in capo delle Forze armate del Paese. La divisione e il tradimento sono la via per la più grande tragedia, una catastrofe universale. Non permetteremo che accada. Il nemico sarà sconfitto, la vittoria sarà nostra”. Lo ha affermato su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitrij Medvedev.

 

ORE 11.30 – Lieader filorussi del Donbass confermano loro appoggio a Putin

I leader russi nelle regioni di Donetsk e Lugansk, ma anche di Zaporizhzhia e Kherson hanno dichiarato tutti su Telegram che le rispettive regioni che guidano sono “con il presidente!”.

 

ORE 11.20 – Kadyrov invia milizie cecene per sedare ribellione Wagner

Il leader ceceno, Ramzan Kadyrov, ha annunciato l’invio delle sue milizie per sedare la ribellione dei Wagner, che ha definito “tradimento”. Sui social ha riferito che i suoi combattenti sono partiti “verso le zone di tensione”.

 

ORE 11.13 – Meloni: “La guerra provoca instabilità interna”

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, segue con attenzione gli eventi che si stanno svolgendo in Russia e che testimoniano come l’aggressione all’Ucraina provochi instabilità anche all’interno della Federazione Russa. Lo si legge in una nota di palazzo Chigi mentre Meloni è giunta in Austria per l’Europa Forum. La situazione in Russia e la potenziale instabilità legata ai contrasti fra il presidente Vladimir Putin e il capo di Wagner Evgenij Prigozhin non devono far perdere di vista la priorità di sostenere l’Ucraina. Come ha sottolineato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al termine dell’incontro bilaterale con il cancelliere austriaco Karl Nehammer, “quello che mi interessa è l’Ucraina. Non dobbiamo farci distrarre dall’attenzione per il nostro impegno a favore dell’Ucraina”.

 

ORE 11.00 – Tre morti a Kiev per i raid russi

Mentre la situazione diventa sempre più tesa in Russia, in Ucraina continuano i bombardamenti. Nella notte un missile russo ha colpito un edificio di 24 piani nel distretto di Solomyan provocando le tre vittime e otto feriti, ma il sindaco della capitale ucraina ha affermato che potrebbero esserci persone intrappolate sotto le macerie, Vitalij Klitschko. Secondo il ministro dell’Interno, Ihor Klymenko, i missili hanno preso di mira almeno cinque regioni in tutto il Paese. “Questo è lo stile dei terroristi. Lo stile della Russia”, ha scritto su Telegram.

 

ORE 10.45 – La Wagner ha preso il controllo delle strutture militari a Voronozeh

I combattenti del Gruppo Wagner avrebbero preso il controllo di alcune strutture militari nella città di Voronezh, che si trova a circa 500 km a sud di Mosca. Lo riferisce al sito della Reuters una fonte della sicurezza russa.

 

ORE 10.30 – Tajani, “italiani in Russia invitati alla prudenza”

“Il ministero degli Esteri è in contatto con l’Ambasciata d’Italia a Mosca. Al momento nessuna criticità per i connazionali in Russia, i quali sono stati invitati alla prudenza. Per informazioni questo è il numero di emergenza dell’Unità di Crisi 0636225”. Lo scrive il ministro Antonio Tajani su Twitter in merito agli ultimi sviluppi in Russia.

ORE 10.10 – Irruzione nell’ufficio della Wagner di San Pietroburgo

Le forze dell’ordine russe starebbero conducendo un’irruzione nell’ufficio del Gruppo Wagner di San Pietroburgo. Lo riferisce l’agenzia di stampa locale Fontanka, citata dalla Bbc. “Le forze dell’ordine sono entrate nel centro della milizia privata Wagner in via Zolnaya, a San Pietroburgo. Due autobus con la polizia antisommossa e le guardie nazionali stanno entrando insieme a personale in borghese”, riporta Fontanka affermando che “persone mascherate e con fucili automatici” sono state schierate vicino al ponte Blagoveshchensky di San Pietroburgo, dove si trovano un hotel e un ristorante legati a Evgenij Prigozhin.

 

ORE 10.00 – Wagner, “preso controllo di Voronezh, l’esercito è passato al popolo”

La Wagner rivendica di aver preso il controllo anche di Voronezh, cittadina del sud ovest della Russia, più a nord rispetto a Rostov sul Don che anche sarebbe controllata dai mercenari di Evgenij Prigozhin. Nella cittadina “l’esercito è passato dalla parte del popolo”, affermano da Wagner. Prima il governatore dell’oblast di Voronezh aveva detto che “un convoglio di equipaggiamento militare si sta muovendo sull’autostrada M-4” che è quella che collega la cittadina a Rostov sul Don.

 

ORE 09.40 – Putin, “non lasciatevi coinvolgere nelle azioni criminali”

“Chiedo ancora di non commettere questo errore gravissimo, di fare la scelta giusta, di smettere la partecipazione a queste azioni criminali”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un discorso alla nazione, riferendosi a chi ha già intrapreso la “marcia per la giustizia” lanciata dal capo dei mercenari della Wagner, Yevgeny Prigozhin, ma anche a chi potrebbe aggiungersi a quelle che lo zar definisce “azioni criminali”.

 

ORE 09.34 – Putin ordina di neutralizzare gli organizzatori della ribellione

“Le forze armate russe hanno ricevuto l’ordine necessario di neutralizzare coloro che hanno organizzato la ribellione armata”. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, in un discorso alla nazione trasmesso dalle tv russe mentre i mercenari della Wagner hanno occupato punti strategici della città meridionale di Rostov-sul-Don.

 

ORE 09.30 – Putin, “a Rostov la situazione è difficile”

“La situazione a Rostov sul Don rimane difficile durante la rivolta armata”. È quanto ha riconosciuto Vladimir Putin nel suo discorso alla nazione, assicurando che si stanno adottando misure per “stabilizzare la situazione”. “A Rostov il lavoro dell’amministrazione civile e militare è fondamentalmente bloccato”, ha poi aggiunto. Questa mattina Yevgeny Prigozhin ha rivendicato in un video di aver preso il controllo di tutti gli obiettivi militari della città, compreso l’aeroporto.

 

ORE 09.25 – Putin, “non permetteremo una spaccatura come nel 1917”

“Questa è una battaglia in cui si decide il destino del nostro popolo e richiede l’unione di tutte le forze”, “tutti i conflitti interni vengono sfruttati dai nostri nemici esterni per indebolirci, quindi tutti i tentativi sono molto gravi”. Così il presidente russo Vladimir Putin in un discorso alla nazione dopo l’avanzata lanciata dal leader del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin. Il presidente ha anche ricordato il colpo inferto alla Russia nel 1917, quando il Paese stava conducendo la Prima guerra mondiale. “Non permetteremo che ciò accada di nuovo, proteggeremo sia il nostro popolo che la nostra statualità da qualsiasi minaccia”, ha sottolineato Putin.

 

ORE 09.20 – Putin, “colpiti alle spalle, azioni gravi di tradimento, risponderanno per questo”

“Un colpo di pugnale alle spalle alle nostre truppe e alla Russia”. Così Vladimir Putin, in un discorso televisivo alla nazione, ha definito la rivolta armata lanciata da Yevgeny Prigozhin, parlando di “gravi azioni di tradimento” ed assicurando che i responsabili “pagheranno per questo”.

 

ORE 09.15 – Discorso alla nazione di Putin: “difenderemo il nostro Stato da qualsiasi tradimento”

“Difenderemo il nostro popolo e il nostro Stato da qualsiasi tradimento”. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, in un discorso alla nazione in diretta tv dopo la ribellione del capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin. “Adesso si decide il destino del nostro popolo”, ha aggiunto.

 

ORE 09.10 – Le forze di sicurezza circondano il quartier generale della Wagner a San Pietroburgo

Le forze di sicurezza russa hanno circondato l’edificio che ospita il quartier generale della milizia Wagner a San Pietroburgo. Lo riporta l’agenzia Ria Novosti.

 

ORE 09.00 – Surovkin ai mercenari Wagner, “fermatevi e obbedite a Putin”“Vi esorto a fermarvi. Il nemico sta solo aspettando che la situazione politica interna peggiori nel nostro

Paese. Non potete fare il gioco del nemico in questo momento difficile per il Paese”. È quanto afferma il generale Sergei Surovikin, comandante dell'”operazione speciale” in Ucraina, in un altro appello con cui i mercenari di Wagner vengono esortati a non appoggiare la rivolta di Yevgeny Prigozhin e a obbedire agli ordini di Vladimir Putin. Nel video diffuso oggi dal ministero della Difesa, il generale si rivolge direttamente ai mercenari: “dovete farlo prima che sia troppo tardi, obbedite alla volontà e agli ordini del Presidente della Federazione Russa eletto dal popolo. Fermate i convogli – aggiunge – ritornate alle vostre basi, risolviamo tutto con mezzi pacifici”. “Insieme a voi, abbiamo percorso un percorso difficile e difficile – ha poi aggiunto riferendosi ai combattimenti congiunti in Ucraina – abbiamo combattuto insieme a voi, abbiamo rischiato, subito perdite, abbiamo vinto insieme. Siamo dello stesso sangue, siamo guerrieri”.

 

ORE 08.40 – Prigozhin, “al fronte le perdite sono 3,4 volte superiori a quelle ufficiali”

“Un’enorme quantità di territorio è persa, i soldati vengono uccisi in numeri tre, quattro volte superiori a quelli dei documenti mostrati ai vertici militari”. E’ quanto afferma Yevgeny Prigozhin in un video su Telegram in cui esorta i russi a non credere a quello che dicono i media di stato. “Quando vi dicono che Wagner ha interferito con il lavoro ed è per questo che qualcosa al fronte è crollato, le cose al fronte non sono crollate per questa ragione”, ha aggiunto.

 

ORE 08.30 – Prigozhin: “Marceremo su Mosca se Shoigu non viene a Rostov”

Il capo del gruppo mercenario Wagner ha minacciato di prendere tutte le misure necessarie per rovesciare la leadership militare russa sostenendo che le sue truppe sono pronte a marciare su Mosca se il ministro della Difesa, Sergei Shoigu e il generale Valery Gerasimov, non accetteranno di incontrarlo. “Siamo arrivati qui, vogliamo vedere il capo di Stato Maggiore e Shoigu. Se non vengono, bloccheremo la città di Rostov e ci dirigeremo verso Mosca”, ha detto Yevgeny Prigozhin in un messaggio audio da Rostov. Lo stesso Prigozhin ha poi affermato che Gerasimov è fuggito.

 

ORE 08.10 – Kiev, “in Russia è appena cominciata”

“Tutto è appena iniziato in Russia”. Lo scrive su Twitter Mychajlo Podolyak, consigliere del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. “L’operazione antiterrorismo di Prigozhin sul territorio della Russia ha già portato alla cattura di Rostov”, “gli eventi hanno ottenuto ampia pubblicità in Russia e hanno persino ricevuto una valutazione legale offensiva dal Servizio di sicurezza centrale Fsb, dal Centro nazionale antiterrorismo e dall’ufficio del procuratore generale”, scrive Podolyak. “La divisione tra le élite è troppo evidente. Non funzionerà mettersi d’accordo e fingere che tutto sia sistemato. Qualcuno deve sicuramente perdere: o Prigozhin o il collettivo “anti-Prigozhin”, il gruppo di Putin. Tutto è appena iniziato in Russia”, aggiunge il consigliere di Zelensky.

ORE 07.00 – Prigozhin: “A Rostov controlliamo quartier generale dell’esercito e aeroporto”

Evgeny Prigozhin del quartier generale del distretto militare meridionale delle forze armate russe a Rostov-sul-Don ha annunciato il controllo dell’edificio del quartier generale da parte di volontari russi del gruppo Wagner, oltre a prendere il controllo dell’aeroporto per impedire l’atterraggio di aerei da combattimento

 

ORE 05.30 – Mosca chiude piazza Rossa e mausoleo di Lenin: misure antiterrorismo

Sergey Sobyanin, sindaco di Mosca, ha annunciato l’attuazione di “misure anti-terrorismo” per le strade della capitale russa, compresi i posti di blocco e i controlli dei veicoli. La Piazza Rossa e il Mausoleo di Lenin saranno chiusi ai visitatori il 24 giugno “a causa di eventi”: lo riporta Ria Novosti citando il dipartimento stampa e pubbliche relazioni del Servizio di sicurezza federale della Federazione Russa. “Il 24 giugno 2023, l’ammissione dei visitatori alla Piazza Rossa, così come al Mausoleo di Lenin e alla necropoli vicino al muro del Cremlino non sarà effettuata in relazione allo svolgimento di eventi”, si legge nel comunicato

 

ORE 04.30 – Prigozhin: 25 mila uomini Wagner pronti a morire

Il capo del gruppo di mercenari Wagner ha detto sabato che la sua forza di 25.000 uomini era “pronta a morire”, mentre prometteva di rovesciare la leadership militare della Russia. “Tutti noi siamo pronti a morire. Tutti i 25.000, e poi altri 25.000”, ha detto Yevgeny Prigozhin in un nuovo messaggio audio. «Stiamo morendo per il popolo russo”.

 

ORE 03.00 – Wagner abbatte elicottero militare russo

Il leader del gruppo paramilitare Wagner, che ha lanciato una ribellione armata contro lo stato maggiore russo, ha affermato che le sue forze hanno abbattuto un elicottero militare russo. “Proprio ora un elicottero ha aperto il fuoco su una colonna di civili, è stato abbattuto dalle unità di Wagner”, ha detto Yevgeny Prigozhin in un nuovo messaggio audio, senza specificare il luogo dell’incidente.

 

ORE 02.00 – Procura Russa apre procedimento per ribellione armata

Il procuratore generale, Igor Krasnov, ha riferito al presidente russo Vladimir Putin dell’apertura di un procedimento penale sul tentativo di organizzare una ribellione armata. Lo ha detto l’addetto stampa del leader russo Dmitry Peskov, secondo quanto riferito dai media. “Il procuratore generale della Federazione Russa Krasnov ha riferito a Putin nel contesto dell’avvio di un procedimento penale in relazione al tentativo di organizzare una ribellione armata”, ha detto Peskov

 

ORE 01.15 – Prigozhin: “Stiamo marciando su Rostov, andremo fino alla fine”

Il capo della Wagner, Prigozhin ha annunciato che sta marciando su Rostov. I soldati russi – a suo dire – si sono rifiutati di obbedire all’ordine di fermarlo. “Abbiamo attraversato il confine di Stato in tutti i luoghi. Entriamo a Rostov. Andiamo oltre. Andiamo fino alla fine”.

ORE 00.30 – Per 007 russi da Prigozhin un colpo di Stato

Il generale dell’esercito Vladimir Alekseev, primo vice capo del Gru – l’intelligence militare russa – definisce gli attacchi del capo di Wagner Prigozhin “un colpo di Stato”, “una pugnalata alle spalle del Paese e del presidente”. Lo riporta Ria Novosti. “Solo il presidente – dice il generale rivolgendosi ai Wagner – può nominare il più alto personale di comando delle forze armate e tu stai cercando di invadere il suo potere. Questo è un colpo di stato. Vi chiedo di cambiare idea, non è necessario che lo facciate ora perché ora è impossibile pensare a un colpo più grande per l’immagine della Russia e delle sue forze armate”.

 

ORE 00.00 – Tensione a Mosca, sale l’allerta: in campo misure a presidio di edifici sensibili

Tensione a Mosca, dove vengono messe in campo misure straordinarie di protezione dei centri di poteri. Diversi media russi, tra cui la tv Dozhd e Moscow Times, segnalano che diversi mezzi militari presidiano alcuni edifici sensibili in città.