La sua scomparsa 40 anni fa
Emanuela Orlandi, il sit in a Piazza San Pietro e le parole di Papa Francesco: “Prego per lei”. Il fratello: “Il tabù è caduto”
Cronaca - di Rossella Grasso
Il 22 giugno 1983 Emanuela Orlandi, che all’epoca aveva 15 anni, andò alla lezione di musica e poi svanì come nel nulla. Da allora sono passati 40 anni di intrighi internazionali e misteri mai risolti. Poi òle recenti commissioni di inchiesta e le polemiche. Tra speranze e nuovi stop che hanno spesso acuito il dolore della famiglia che non ha mai smesso do cercare. Domenica 25 giugno la famiglia di Emanuela Orlandi si è raccolta insieme a una serie di sostenitori per ricordarla. Il piccolo corteo con maglie e striscioni si è poi spostata in Piazza San Pietro per l’Angelus. E il Papa dalla sua finestra ha espresso la sua vicinanza alla famiglia. Nessuna polemica, solo parole d’amore per Emanuela scomparsa 40 anni fa.
La nota arrivata dal Vaticano la sera prima autorizzava i manifestati del sit-in di oggi per i 40 anni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi, “qualora vogliano assistere all’Angelus del Santo Padre del prossimo 25 giugno, potranno accedere in piazza San Pietro con maglie a tema e striscioni”. Il sit-in è iniziato come previsto in Largo Giovanni XXIII per poi proseguire alle 12 verso piazza San Pietro. Il fratello Pietro Orlandi ha partecipato con la speranza di poter sentir dire anche solo poche parole per Emanuela dalla stessa finestra da cui qualche mese fa si era scagliato contro alcune sue affermazioni riguardo Papa Wojtyla. E le parole tanto sperate sono arrivate.
“Nella ricorrenza dei 40 anni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi, desidero esprimere ancora una volta la mia vicinanza ai familiari, soprattutto alla mamma. Assicuro la mia preghiera ed estendo il mio ricordo a tutte le famiglie che portano il dolore di una persona scomparsa”, ha detto il Santo Padre. “È caduto un tabù, quello di Emanuela”, le prime parole del fratello Pietro Orlandi. Dalla piazza si è levata la voce dei manifestanti: ‘Verità, verità’, hanno gridato, mentre Francesco stava ancora parlando. In Vaticano è arrivato in corteo un centinaio di persone.
“Era tanto tempo che da quella finestra non sentivo il nome di Emanuela, è caduto un tabù – ha commentato Orlandi -. Ho percepito la volontà del Vaticano di esserci vicini. Quarant’anni di silenzio non sono serviti. È vero che Papa Francesco per 10 anni è rimasto in silenzio, ma l’impegno che sta mettendo in questo momento, con tutti i problemi gravissimi che vive il mondo, io lo percepisco così: ha preso a cuore la situazione. Mi piacerebbe incontrarlo in maniera riservata”. Le parole del Papa, ha aggiunto, “sono state un bel segnale, un segnale di speranza per arrivare alla verità. Spero che sia ascoltato da quei senatori che si stanno opponendo alla commissione. Devono sapere che anche il Papa vuole arrivare alla verità”. Solo 5 giorni fa, la Commissione sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori aveva subito un nuovo stop con lo slittamento della discussione in Senato. Tutto rinviato alla settimana prossima. “Il Papa che dopo 40 anni ricorda Emanuela e prega affinché questa storia abbia una fine e si arrivi alla chiarezza è il messaggio più positivo che potesse dare”, ma la storia non finisce ora: “La storia finirà quando sapremo la verità”, ha assicurato il fratello.