Il 17enne ucciso da un agente
Macron blinda la Francia, guerriglia per l’uccisione di Nahel: “Tenete i vostri figli in casa”
L'appello del Presidente. A Rouen, in Normandia, un 20enne è morto cadendo dal tetto di un supermercato. Schierati i blindati, annullati gli eventi nei dipartimenti più "sensibili". La quarta notte di proteste
Esteri - di Redazione Web
È altissima la tensione in Francia: l’uccisione da parte di un agente di polizia del 17enne Nahel M. ha stappato una spirale di violenza che questa sera potrebbe sfociare nella quarta notte di disordini che dalla banlieue di Nanterre, a ovest di Parigi, si sono estese in tutto il Paese. Il Presidente Emmanuel Macron non ha dichiarato lo stato d’emergenza ma è tornato in anticipo dal Bruxelles, dov’era in corso il vertice europeo. L’Eliseo si blinda e intanto arriva la notizia di un morto in Normandia e un altro in Guyana francese. Domani i funerali del 17enne di Nanterre, per il quale si prevede alta tensione e un imponente dispiegamento di mezzi pubblici.
Alla manifestazione di ieri, una “marcia bianca” cui ha partecipato la famiglia del ragazzo, hanno preso parte circa diecimila persone. La protesta è sfociata nella violenza. Supermercati saccheggiati, negozi danneggiati, automobili date alle fiamme. La quarta notte di proteste è stata anticipata dai primi assalti nel pomeriggio e dalla notizia di una morte. A Rouen, in Normandia, un ventenne è caduto dal tetto di un supermercato. Secondo il procuratore la tragedia non sarebbe legata alle proteste. Le proteste hanno superato le frontiere. A Bruxelles le manifestazioni si erano tenute già ieri, oggi un uomo è rimasto ucciso in Guyana da un proiettile vagante mentre era affacciato al balcone.
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Soltanto nella notte di ieri erano state fermate poco meno di mille persone, 250 feriti tra le forze dell’ordine. L’Eliseo aveva schierato 40mila uomini nelle strade. Il primo ministro Elisabeth Borne ha annunciato che saranno schierati i blindati della gendarmeria. La metropolitana di Parigi chiuderà con un ‘ora di anticipo rispetto all’orario di servizio. Macron ha annullato eventi estivi e raduni nei dipartimenti definiti “più sensibili”, incluso un concerto allo Stade de France dalla prefettura di Saint Denis. Le prefetture di Marsiglia, Lione, Bordeaux, Grenoble, Strasburgo, Tolosa e Montpellier hanno vietato ogni manifesazione pubblica.
Il Presidente ha invitato i genitori a tenere i figli in casa. “È evidente che il contesto in cui viviamo, come si vede, è frutto di gruppi a volte organizzati, violenti e attrezzati, che condanniamo, che arrestiamo e che saranno assicurati alla giustizia, ma anche di tanti giovani”. Il ministro della Giustizia Eric Dupond Moretti ha chiesto una “risposta giudiziaria” nei confronti dei genitori dei ragazzi minorenni denunciati per vandalismmi e disordini. La destra insiste per lo stato d’emergenza. Il governo ha ricevuto rappresentanti delle piattaforme per allertarli sulle loro responsabilità. La Francia con la sua polizia è finita nel mirino anche dell’Onu, che le ha chiesto di affrontare “i profondi problemi di razzismo e discriminazione tra le sue forze dell’ordine”. Un invito rispedito al mittente dal Quai d’Orsay, che l’ha giudicato “del tutto infondato”.
Nahel M. aveva 17 anni. È stato ucciso dallo sparo di un poliziotto mentre era alla guida di una Mercedes gialla. La polizia aveva inizialmente comunicato che l’intervento degli agenti era stato complicato dalla vettura che si dirigeva nella loro direzione come per investirli. Un video di 50 secondi diventato virale ha mostrato tutt’altra dinamica: il poliziotto discuteva col ragazzo, alla sinistra dell’auto, tramite il finestrino aperto, ha sparato mentre il 17enne provava a ripartire. L’auto si è schiantata pochi metri dopo e il ragazzo è morto in pochi minuti. Uno dei passeggeri è stato fermato e rilasciato, l’altro è fuggito facendo perdere le tracce. Le immagini dell’accaduto sono diventate virali e hanno fatto esplodere le proteste.
Il ragazzo a bordo non è stato rintracciato dalle forze dell’ordine ma ha parlato con Le Parisien cui ha raccontato di essere fuggito per paura che i poliziotti sparassero anche a lui. Ha aggiunto che Nahel sarebbe stato colpito e probabilmente per questo è inavvertitamente ripartito lasciando il pedale del freno. Ma avrà occasione di parlarne con gli inquirenti quando si presenterà alla polizia, nei prossimi giorni secondo quanto ha annunciato. La premier ha ribadito: “Tutte le ipotesi sono sul tappeto per ristabilire l’ordine pubblico”.
La tragedia ha riaperto il dibattito sulle armi e sul contesto del “refus d’obtempérer”, il rifiuto di un automobilista o motociclista di fermarsi all’ordine di un agente. La posizione della destra coincide con quella delle forze dell’ordine. In Francia sono morte nel 2022 tredici persone nel contesto del refus. Una legge del 2017 aveva ampliato il campo di applicazione di legittima difesa da parte delle forze dell’ordine. Il poliziotto che ha sparato si trova in carcere. Si è detto devastato. Ha chiesto scusa alla famiglia del 17enne.