Una lite degenerata in rissa, quindi ecco spuntare un coltello e un tragico epilogo: la morte di un ragazzo di soli 17 anni.
È quanto accaduto nella serata di giovedì a Casal di Principe, la città in provincia di Caserta tristemente nota per aver dato i ‘natali’ ai più importanti clan di camorra del casertano.
La vittima, Giuseppe Turco, appena 17enne, è stata accoltellata a morte in seguito ad una discussione scoppiata in piazza Villa: almeno 6 i fendenti che lo hanno raggiunto in una rissa nata, a quanto emerge dalle prime indagini, per una ragazza contesa.
Il giovane, originario di Villa Literno, è stato condotto in gravissime condizioni alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno, dove è deceduto. Sulla vicenda sono in corso le indagini dei carabinieri della Compagnia di Casal di Principe, coordinati dalla Procura di Napoli Nord: gli inquirenti già nella serata di ieri hanno raccolto le prime testimonianze dei presenti, oltre a cercare dalle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona eventuali riscontri utili all’identificazione dell’aggressore della giovane vittima. A colpire, sempre stando a prime informazioni, sarebbe stato un giovanissimo, forse coetaneo della vittima.
Il sindaco di Casal di Principe, Renato Natale, appresa la notizia, ha scritto un post sulla sua pagina Facebook. “Quanto è successo ieri sera in Piazza villa, ci lascia sgomenti, un ragazzo di 17 anni che perde la vita per mano di un altro giovane, è una di quelle notizie che non vorremo mai sentire. Non conosciamo la dinamica di questo grave fatto di sangue; sappiamo che magistratura e forze dell’ordine stanno lavorando per definire e chiarire le modalità con cui si è arrivato alla tragica conclusione. Noi non possiamo che esprimere la nostra costernazione e la vicinanza alla comunità di villa Literno a cui apparteneva la vittima e alla sua famiglia. Intanto ho già inviato ai responsabili dell’ordine pubblico, che già svolgono un importante lavoro sul territorio,la richiesta di fare un ulteriore sforzo per garantire presidi permanenti nei luoghi di maggiore affluenza giovanile. Nel contempo ho convocato una riunione straordinaria per lunedì con le organizzazioni giovanili, per riflettere su quanto è avvenuto e verificare la possibilità con la collaborazione di tutti di mettere in campo adeguate iniziative socio culturali in grado di prevenire fenomeni di questo tipo“.
“Un risveglio amarissimo per Villa Literno, in un momento in cui stavamo dando solo buone notizie legate ai lavori legati al Pnrr destinati a cambiare volto al paese. È arrivata l’ora di iniziare a ristrutturare anche socialmente la comunità e concentrarci sui nostri giovani“, è invece il commento di sofferenza e angoscia di Valerio Di Fraia, sindaco di Villa Literno, comune del Casertano da cui proveniva il 18enne Giuseppe. “Sono vicino ai genitori di Giuseppe, che stanno affrontando questa tragedia immane, arrivata per ragioni davvero molto futili. Bisogna insegnare ai ragazzi il valore della vita, che si è un po’ perso; stiamo pensando ai lavori materiali, penso a tutto ciò che rientra nel Pnrr, eppure i nostri giovani sembrano non capire valori fondamentali che a noi sembrano scontati. Giuseppe amava la vita aggiunge Di Fraia – i genitori sono brave persone e onesti lavoratori (il papà di Giuseppe fa il fabbro, ndr), e non meritavano di affrontare una vicenda del genere“.