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Terrore in Moldavia, due morti in sparatoria all’aeroporto di Chisinau: preso l’assalitore

Terrore in Moldavia, due morti in sparatoria all’aeroporto di Chisinau: preso l’assalitore

Due vittime, scalo chiuso. Pomeriggio di caos e terrore all’aeroporto di Chisinau, capitale della Moldavia. Un uomo avrebbe aperto il fuoco, ucciso due persone, preso degli ostaggi prima di essere catturato dalle forze dell’ordine. A dar conto della sparatoria una nota del ministero dell’Interno moldavo. “Uno straniero a cui è stato vietato l’ingresso nel Paese, ha aperto il fuoco contro una guardia di frontiera e poi si è barricato in una delle stanze. Le persone sono state evacuate dall’edificio”, si legge in una prima dichiarazione. Lo scalo è stato evacuato, la polizia è intervenuta e assaltato i locali dove l’uomo si era barricato. L’assalitore è stato preso. Sul posto sono intervenute le forze speciali della polizia Lightining. La notizia ha fatto in pochi minuti il giro del mondo.

La Moldavia ha vissuto mesi di grande tensione, riflesso del conflitto con la confinante. Lo scorso febbraio il presidente russo Vladimir Putin aveva revocato un decreto del 2012 che in parte sosteneva la sovranità della Moldavia nell’ambito delle politiche sul futuro della Transnistria, la regione separatista sostenuta da Mosca che confina con l’Ucraina e dove la Russia da anni ha stanziato circa 1500 soldati. A febbraio la presidente moldava Maia Sandu aveva denunciato pubblicamente l’esistenza di un piano russo per sovvertire dall’interno, con agenti stranieri sotto copertura, l’attuale governo. Centomila persone erano scese in piazza a fine maggio a sostegno dell’ingresso nell’Unione Europea.

Articolo in aggiornamento