Per tutto il periodo del suo ricovero nessuno è andato a trovarlo. Non ha una mamma e nemmeno un papà: a 13anni vivere momenti difficili in ospedale non deve essere stato semplice. Ma lui ce l’ha fatta ed è tanto grato ai medici e a tutto lo staff dell’Ospedale Santobono di Napoli che lo hanno accolto, curato e coccolato come se fosse una vera famiglia. Alla fine, al momento dell’addio, il piccolo ha voluto ringraziare tutti con una lettera che tocca il cuore. “Cari dottori, Vi voglio ringraziare per tutto quello che avete fatto tutto questo tempo per me. Mi avete fatto sentire a casa e mi avete regalato anche qualche momento di felicità nonostante la mia situazione”.
Il 13enne, senza famiglia, è stato affidato temporaneamente all’ospedale, in attesa di essere trasferito in una struttura di accoglienza per minori. “Ormai per me siete diventati come una famiglia, una famiglia che non ho mai avuto ma che ho sempre sognato e ho questo sogno me lo avete realizzato – contiua nella lettera che l’Ospedale ha pubblicato su Facebook – Ringrazio anche gli infermieri che sono stati sempre gentili nei miei confronti anche quando non lo meritavo. Mi avete aiutato a crescere, a diventare più maturo e soprattutto che anche nelle cose più brutte su può trovare sempre de buono; non ci sono parole per descrivere tutto il bene che provo per ognuno di voi”.
“Vi ringrazio infinitamente per tutto quanto e spero che non mi dimenticherete mai anche se andrò via, rimarrete sempre nel mio cuore e spero di avervi dato qualche soddisfazione – conclude la lettera scritta a penna su un foglio a righe – Vi voglio davvero tanto bene e anche se mi dispiace andare via da qui e mi mancherete tanto, capisco che dovrà venire quel giorno e vi prometto che lo affronterò con tanta forza e coraggio e che non dimenticherò tutti gli insegnamenti che mi avete dato”.
Accolto temporaneamente nell’ospedale Santobono, il 13enne ha anche potuto superare l’esame di terza media lì ed è stata in quella occasione che ha dedicato a tutto lo staff la commovente lettera. L’occasione anche per salutare tutti pensando al momento del distacco. “Una lettera piena di bellezza, amore e gratitudine da parte di un ragazzino che ha già visto tutto il brutto della vita e che ringrazia anche solo quando riceve un inaspettato gesto di semplice gentilezza – ha commentato sui social l’ospedale – La pubblichiamo perché è bellissima e perché storie come la sua, storie di invisibili, devono venire a galla. Siamo tutti responsabili di quello che accade ai nostri bambini, a tutti i bambini. Anche a quelli che non conosciamo e dei quali incrociamo distrattamente il destino. Ci siamo innamorati tutti di questo splendido ragazzino di 13 anni al quale vorremmo restituire tutta la bellezza e tutto l’amore di cui gli adulti che avrebbero dovuto proteggerlo lo hanno privato”.