Le manifestazioni
Sfuma la guerriglia in Francia: 157 arrestati nell’ultima notte di proteste, morto pompiere
45mila agenti ancora in strada. Ammanettate 3.300 persone in cinque giorni, un terzo dei quali diciottenni
Cronaca - di Antonio Lamorte
Sembra spegnersi, piano piano sopirsi la guerriglia in Francia scatenata dall’uccisione del 17enne Nahel M. a Nanterre, banlieue parigina, a causa del colpo esploso da un agente di polizia martedì scorso. La scorsa notte sono state fermate 157 persone nell’ambito delle proteste che hanno attraversato tutto il Paese. Un numero di molto inferiore a quelli delle notti precedenti. Feriti 45 tra poliziotti e gendarmi. Un pompiere intanto è morto a Saint-Denis mentre combatteva gli incendi di alcuni veicoli. Gli scontri si sono allargati in tutto il Paese e anche in Svizzera e in Belgio. La tensione era altissima in vista del fine settimana, si attendeva il picco delle proteste, qualcosa di drammaticamente simile alle violenze che avevano imperversato nelle banlieue nel 2005. Ammanettate 3.300 persone in cinque giorni, un terzo dei quali diciottenni.
Sabato si sono tenuti i funerali del 17enne alla moschea Ibn Badis di Nanterre, partecipati da un corteo di migliaia di persone. Nessun poliziotto, soltanto funzionari non armati del comune. Pochissimi giornalisti hanno partecipato alla cerimonia, la famiglia aveva chiesto di evitare “l’interferenza dei media”. Nahel M. aveva origini algerine. L’ondata di rabbia e di proteste che è seguita alla sua uccisione è stata innescata da quello che molti considerano e definiscono una sorta di razzismo sistemico che attraversa la Francia. Nahel M. aveva 17 anni. È stato ucciso dallo sparo di un poliziotto mentre era alla guida di una Mercedes gialla. La polizia aveva inizialmente comunicato che l’intervento degli agenti era stato complicato dalla vettura che si dirigeva nella loro direzione come per investirli. Un video di 50 secondi diventato virale ha mostrato tutt’altra dinamica: il poliziotto discuteva col ragazzo, alla sinistra dell’auto, tramite il finestrino aperto, ha sparato mentre il 17enne provava a ripartire. L’auto si è schiantata pochi metri dopo e il ragazzo è morto in pochi minuti. Uno dei passeggeri è stato fermato e rilasciato, l’altro è fuggito facendo perdere le tracce. Le immagini dell’accaduto sono diventate virali e hanno fatto esplodere le manigestazioni.
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Il ragazzo a bordo non è stato rintracciato dalle forze dell’ordine ma ha parlato con Le Parisien cui ha raccontato di essere fuggito per paura che i poliziotti sparassero anche a lui. Ha detto di voler parlarne con gli inquirenti quando si presenterà alla polizia, nei prossimi giorni secondo quanto ha annunciato. La tragedia ha riaperto il dibattito sulle armi e sul contesto del “refus d’obtempérer”, il rifiuto di un automobilista o motociclista di fermarsi all’ordine di un agente. La posizione della destra coincide con quella delle forze dell’ordine. In Francia sono morte nel 2022 tredici persone nel contesto del refus. Una legge del 2017 aveva ampliato il campo di applicazione di legittima difesa da parte delle forze dell’ordine.
Il poliziotto che ha sparato si trova in carcere. Si è detto devastato. Ha chiesto scusa alla famiglia del 17enne. Nahel M. è stato seppellito al cimitero di Mont Valérien. La premier Elisabeth Borne aveva ribadito: “Tutte le ipotesi sono sul tappeto per ristabilire l’ordine pubblico”. Il Presidente Emmanuel Macron ha cancellato una visita ufficiale in Germania per monitorare gli scontri. Riceverà oggi di nuovo la premier e sette ministri per fare il punto della situazione. Soltanto nella notte tra sabato e domenica sono state arrestate 719 persone. A Hay-Les-Roses, sobborgo a sud di Parigi, un’auto ha sfondato la residenza personale del sindaco Vincent Jeanbrun mentre l’uomo si trovava in ufficio in municipio, era l’1 e 30 di notte. Ferite la moglie e uno dei due figli di sette e cinque anni.
È stata aperta un’inchiesta per tentato omicidio. I momenti di tensione più alta della scorsa notte si sono verificati a si sono registrati a Neully-sur-Marne, a est di Parigi, con qualche gruppo di giovani prontamente disperso dalla polizia con gas lacrimogeni. 45mila poliziotti e gendarmi sono schierati sul terreno. La nonna di Nahel ha lanciato un appello ai manifestanti a BFM TV. “Alla gente che sta distruggendo dico di non spaccare le vetrine, non distruggere le scuole, gli autobus. Fermatevi ci sono delle mamme che prendono l’autobus, ci sono delle mamme per la strada”.