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Paura nucleare a Zaporizhzhia, la Russia annuncia attacchi ucraini alla centrale: Kiev smentisce

Paura nucleare a Zaporizhzhia, la Russia annuncia attacchi ucraini alla centrale: Kiev smentisce

Apprensione per la centrale nucleare di Zaporizhzhia, dal 22 febbraio 2022, giorno dell’invasione russa dell’Ucraina, al centro delle attenzioni di tutto il mondo. Paura nucleare dopo le dichiarazioni di Renat Karchaa, consigliere del direttore generale della russa Rosenergoatom, citato dalla Tass: “Le forze armate ucraine cercheranno di attaccare la centrale nucleare di Zaporizhzhia nella notte del 5 luglio, sganciando su di essa munizioni con scorie radioattive rimosse il 3 luglio da un’altra centrale nucleare ucraina, quella meridionale”. Ma Kiev smentisce, parla di falso e provocazione. La notizia che ha fatto il giro dei media internazionali arriva nel giorno in cui la Russia e Putin hanno parlato di un popolo “unito come mai prima d’ora”, nonostante il caos dei giorni della cosiddetta “Marcia della Giustizia” dei mercenari della Wagner che si sono fermati a 200 metri da Mosca.

Il Cremlino ha denunciato come “atto terroristico” quello di droni lanciati da parte di Kiev che avrebbero interrotto le operazioni all’aeroporto internazionale di Vuknovo. “Il tentativo del regime di Kiev di attaccare un’area dove si trovano infrastrutture civili, tra cui un aeroporto che, tra l’altro, gestisce voli internazionali, è un nuovo atto terroristico”, ha dichiarato la portavoce del ministero degli esteri della Federazione Maria Zakharova su Telegram. Il lancio di droni è stato condannato anche dal sindaco di Mosca Sergeu Sobyanin.

Attacchi che per la Russia “non sarebbero possibili senza l’aiuto degli Stati Uniti e dei loro alleati della Nato al regime di Kiev” in quanto “gli Usa e gli altri Paesi dell’Alleanza forniscono droni all’Ucraina, addestrano gli operatori di droni e forniscono informazioni d’intelligence necessarie a commettere tali crimini, ottenute anche con l’impiego di satelliti civili e militari”. Il Presidente Vladimir Putin ha parlato di “una guerra ibrida” in corso “contro la Russia” che “continua a resistere con fiducia alle pressioni esterne e alle sanzioni”. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev ha parlato di altre 185mila persone reclutate dal primo gennaio scorso, diecimila soltanto nell’ultima settimana. Professionisti a contratto. “Il tentativo di ammutinamento del Gruppo Wagner non ha cambiato l’atteggiamento della popolazione nei confronti del servizio militare nell’aerea dell’operazione speciale”.

Il “cuoco” di Putin, Yevgeny Prigozhin è tornato a far parlare di sé grazie a un nuovo audio di 40 secondi in cui assicura nuove vittorie della milizia al fronte in Ucraina anche se la Duma aveva già escluso un nuovo coinvolgimento. Non è chiaro il destino delle forze della Wagner, che avrebbero dovuto scegliere tra l’integrazione nell’esercito e l’esilio in Bielorussia. Non è chiaro neanche dove si trovi in questo momento lo stesso Prigozhin. Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky: “Putin è debole, il suo potere si sta sgretolando. La settimana scorsa è stata difficile ma facciamo progressi. Il conflitto finirà quando prenderemo la Crimea”.

Karchaa ha rivelato a Interfax di essere in possesso di informazioni sull’intenzione ucraina di attaccare la centrale nucleare nelle prime ore del 5 luglio. Mosca ha fatto sapere di aver messo in campo misure di massima protezione alla centrale che “non possono essere rivelate”. Lo Stato maggiore di Kiev ritiene, come scritto in un rapporto, che le forze russe abbiano “posizionato ordigni sul tetto del terzo e quarto reattore che non sarebbero destinati a danneggiarli, ma possono simulare un bombardamento da parte dell’Ucraina. “Oggi sono stati collocati oggetti estranei simili a ordigni esplosivi sul tetto esterno del terzo e quarto reattore della centrale di Zaporizhzhia. La loro detonazione non è destinata a danneggiarli, ma può creare l’immagine di un bombardamento da parte dell’Ucraina. Questo è ciò che i media e i canali telegram russi stanno diffondendo falsamente“. Kiev sostiene di non violare “il diritto umanitario internazionale” e che monitorerà la situazione, “pronti ad agire in qualsiasi circostanza”. Al momento non si registra alcuna criticità nei pressi della centrale.