Su GoFundMe
Un milione e mezzo per l’agente che ha ucciso Nahel M., la guerriglia delle raccolte fondi in Francia
La solidarietà innescata da Jean Messiha, esponente dell’estrema destra francese ed ex portavoce di Eric Zemmour. "Ha fatto il suo lavoro e che oggi ne paga a caro prezzo le conseguenze". La raccolta per la famiglia del 17enne non ha superato i 250mila euro
Esteri - di Antonio Lamorte
Una raccolta fondi per Nahel M. il 17enne francese ucciso da un agente di polizia a Nanterre, in Francia, la settimana scorsa. Un’altra raccolta fondi a sostegno del poliziotto che ha aperto il fuoco, dopo aver fermato il ragazzo, in una situazione priva di immediato pericolo, che ha raccolto quasi sei volte la cifra della prima. Anche la solidarietà sta spaccando la Francia dopo le interpretazioni sociologiche, le prese di posizione, le manifestazioni in piazza, gli scontri, i danneggiamenti, i saccheggi, le violenze che per giorni hanno attraversato il Paese a partire da quel colpo esploso nella banlieue parigina.
La raccolta fondi per il poliziotto – che si trova in carcere, accusato di omicidio volontario, si è detto devastato e ha chiesto perdono alla famiglia del 17enne ucciso – è stata lanciata sulla piattaforma GoFundMe da Jean Messiha, esponente dell’estrema destra francese ed ex portavoce del candidato alla presidenza Eric Zemmour. Messiha aveva lanciato una prima raccolta il 29 giugno sulla piattaforma francese Leetchi. Aveva raccolto 61mila euro. Su GoFundMe ha raccolto una media di quasi 25 euro a donatore, in appena quattro giorni ha superato un milione e 400mila euro quando l’obiettivo era raggiungere la soglia di 50mila euro. “Sostegno alla famiglia del poliziotto di Nanterre, Florian M. che ha fatto il suo lavoro e che oggi ne paga a caro prezzo le conseguenze. Sostienilo MASSICCIAMENTE e sostieni le nostre forze dell’ordine!”, si legge nel testo di presentazione.
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Che poi sarebbe la posizione della destra e dell’estrema destra – un video di 40 secondi ha smentito la polizia che aveva parlato in un primo momento del rischio per gli agenti di essere investiti: il poliziotto ha sparato mentre era al lato della vettura, all’altezza del finestrino del guidatore, quando questi ha fatto per ripartire. Anche la Procura di Nanterre ha sostenuto che la situazione non sembra soddisfare “le condizioni legali per l’uso dell’arma”. I donatori, spesso sono anonimi, segnalano infatti nei loro pseudonimi il sostegno alle forze dell’ordine o prendono in giro il leader della sinistra Jean Luc Mélanchon. L’esponente dell’estrema destra ha sottolineato come la raccolta fondi a favore della madre del 17enne di origini tunisine non ha raggiunto risultati minimamente paragonabili.
La raccolta a sostegno del poliziotto è stata molto criticata da sinistra, sono arrivate anche delle richieste di sospensione a GoFundMe. La società statunitense ha spiegato che “per il momento, questa raccolta rispetta i termini di servizio, poiché specifica che i fondi sono destinati al mantenimento della famiglia. Sono stati aggiunti come beneficiari, quindi il denaro andrà direttamente a loro”. Quando nel 2019 una raccolta fondi a favore dell’ex pugile francese Christophe Dettinger, che durante le proteste dei “Gilet Gialli” fu filmato mentre si scontrava con la polizia, raccolse oltre 145mila euro, Leetchi sospese la campagna riportando come ragione le violazioni dei termini di servizio. Un tribunale due anni dopo aveva considerato nulla la raccolta.
Il poliziotto che ha sparato ha 38 anni, è sposato, ha un figlio e ha prestato servizio in Afghanistan, è stato decorato con due medaglie di bronzo. I colleghi hanno parlato di un collega impeccabile, “tutto tranne che una testa calda”. Messiha è cristiano copto nato in Egitto, naturalizzato francese a vent’anni. Per molto tempo ha lavorato con Marine Le Pen, alle presidenziali del 2022 ha fatto da portavoce di Zemmour. Il commento dell’avvocata Arié Alimi alla cifra raggiunta dalla raccolta fondi: “C’è una taglia sulle vite dei ragazzi arabi e neri”.