L'eredità del premier
Il testamento di Berlusconi: maggioranza Fininvest a Pier Silvio e Marina, 100 milioni a Fascina, 30 a Dell’Utri
Nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest SpA. Il testo diffuso in esclusiva dall'Ansa. "Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà", le parole dell'ex premier
Economia - di Redazione Web
“Non dirò nulla né oggi ne mai”, aveva assicurato il notaio di Silvio Berlusconi Arrigo Roveda ieri ai giornalisti. “Inutile stare qui, non posso dire niente, da me non saprete nulla né oggi né domani né mai”. All’indomani dell’apertura alla presenza dei figli dell’ex Presidente del Consiglio, imprenditore e leader di Forza Italia cominciano a emergere i dettagli del testamento. Li ha pubblicati in esclusiva l’Ansa. A Pier Silvio e a Marina Berlusconi la maggioranza di Fininvest, un legato di 100 milioni al fratello Paolo Berlusconi, 100 anche alla compagna Marta Fascina, 30 a Marcello dell’Utri. “Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà”, le parole di Silvio Berlusconi nel documento. A margine delle disposizioni a favore di Marta Fascina e Marcello Dell’Utri si legge: “Per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me”.
Il testo si trovava all’interno di una busta non sigillata, data e luogo: Arcore 19 gennaio 2022. Erano i giorni della corsa al Quirinale, cui Berlusconi pure aveva provato a inserirsi per diventare Presidente della Repubblica, almeno prima di un malore che lo aveva allontanato dal Parlamento, uno dei tanti ricoveri affrontati negli ultimi anni. Il 29 gennaio sarebbe stato rieletto Sergio Mattarella. “Cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue”, scriveva Berlusconi nel documento. Sulla busta la scritta “ai miei figli” con un foglio di carta intestata composto da due facciate scritto con inchiostro nero. Una quidicina di righe in tutto
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La linea è quella della continuità, nelle aziende e nella vita familiare. Le ultime volontà sono state rese note davanti a due testimoni, gli avvocati Luca Fossati e Carlo Rimini, in “rappresentanza” dei figli, collegati da remoto. A Pier Silvio e Marina Berlusconi, i due figli di primo letto, l’intera quota disponibile di Fininvest. Raggiungono insieme il 53% del gruppo con quote paritarie. Fininvest controlla il gruppo televisivo e Mondadori oltre a una quota del 30% di Banca Mediolanum. “Marina Berlusconi, Presidente del CdA, e Pier Silvio Berlusconi, Barbara Berlusconi e Luigi Berlusconi, amministratori, ricevuta lettura delle volontà testamentarie del padre Silvio Berlusconi, informano che da esse risulta che nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest SpA, precedentemente esercitato dal padre stesso“, si legge in un comunicato di Fininvest. “Il notaio che ha dato lettura delle volontà testamentarie provvederà nelle prossime ore agli adempimenti di legge”.
Un comunicato del gruppo era atteso questa mattina prima dell’apertura delle borse alla Consob. Mediaset è quotata a Piazza Affari, dove vale 1,8 miliardi di euro. I titoli, nei primi sei mesi dell’anno, hanno segnato una crescita del quarantuno per cento. La decisione su Fininvest sarebbe stata presa nel 2006. Su un blocco note, color giallo paglierino, con l’intestazione Villa San Martino, Silvio Berlusconi, il 2 ottobre, aveva scritto a mano le sue volontà. Undici righe su un foglio e dieci su un altro per il suo testamento, con uno stile asciutto e chiaro. “Lascio la disponibile in parti uguali ai miei figli Marina e Pier Silvio. Lascio tutto il resto in parti eguali ai miei 5 figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi”. Nel 2020 avrebbe aggiunto le disposizioni a favore del fratello.