Il caso delle bombe a grappolo

Guerra Ucraina, 500 giorni di conflitto: Zelensky sull’Isola dei Serpenti e Prigozhin sui social attacca i media russi

Esteri - di Redazione Web - 8 Luglio 2023

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Guerra Ucraina, 500 giorni di conflitto: Zelensky sull’Isola dei Serpenti e Prigozhin sui social attacca i media russi

Sono passati 500 giorni dall’inizio della guerra in Ucraina. Secondo la stima dell’ufficio dell’alto commissario Onu per i diritti umani le vittime civili nel Paese sono state novemila tra cui mezzo migliaio di bambini. E in questa giornata il presidente ucraino Zelensky ha deciso di andare sull’Isola dei Serpenti per commemorare i caduti del conflitto. “500 giorni di guerra totale. L’isola dei serpenti. L’isola libera della libera Ucraina. Sono grato a tutti coloro che hanno combattuto qui contro gli occupanti. Abbiamo commemorato gli eroi che hanno dato la vita in questa battaglia, una delle più importanti della guerra. Gloria e onore a tutti coloro che combattono per la sicurezza Mar Nero”. Il video mostra il presidente arrivato in barca, accompagnato dal capo dell’ufficio presidenziale Andriy Yermak.

Cinquecento giorni di guerra in Ucraina

“La notte più buia è sempre prima dell’alba. Quest’alba sull’Isola dei Serpenti è stata fonte di ispirazione. L’Isola della Vittoria che abbiamo visitato con il presidente e la sua squadra. 500 giorni, 9 anni di guerra: l’Isola dei Serpenti è un simbolo dell’invincibilità dell’Ucraina. Riconquisteremo tutto”. Lo scrive su Twitter Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino, che ha accompagna Zelensky nella sua visita all’Isola dei Serpenti nel 500/mo giorno dall’inizio dell’invasione russa.

Sebbene quest’anno il numero di vittime sia diminuito rispetto al 2022, gli osservatori hanno notato un nuovo picco a maggio e giugno. Il 27 giugno, 13 civili, tra cui quattro bambini, sono stati uccisi in un attacco missilistico a Kramatorsk, nell’Ucraina orientale. Giovedì 6 giugno, lontano dalla linea del fronte, almeno dieci persone sono morte in un altro attacco nella città occidentale di Lviv. Questo rende “le ultime due settimane (tra) le più letali dall’inizio dell’invasione russa”, proseguono gli osservatori. Il numero di civili uccisi negli ultimi 500 giorni è tre volte superiore al numero di vittime accumulate nei precedenti otto anni di conflitto tra Kiev e i separatisti filorussi nell’Ucraina orientale.

Sono 630 i soldati russi che hanno perso la vita nelle ultime 24 ore in Ucraina, 233.440 dall’inizio dell’offensiva militare lanciata da Mosca. Lo rende noto lo Stato Maggiore dell’esercito ucraino nel suo ultimo bollettino, spiegando di aver distrutto 16 lanciarazzi nelll’ultima giornata, 4.346 da inizio guerra, e 14 droni, 3.666 in tutto.

Biden e l’invio in Ucraina di bombe a grappolo

Una sanguinaria che potrebbe peggiorare nei prossimi giorni. Il presidente americano Joe Biden ha confessato in una intervista alla Cnn di aver preso una decisione “molto difficile” nell’autorizzare le bombe a grappolo per Kiev ma ha aggiunto che l’Ucraina, a corto di munizioni, le chiedeva e ne aveva bisogno. Il presidente ha precisato che c’era anche la raccomandazione favorevole del Pentagono. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, è contrario all’uso di munizioni a grappolo. Lo ha affermato il suo vice portavoce Farhan Haq durante una conferenza stampa, secondo quanto riportato dalla Cnn. “Il Segretario generale sostiene la Convenzione sulle munizioni a grappolo (Ccm) e desidera che i Paesi rispettino i termini di tale convenzione”, ha affermato Haq. “Quindi, di conseguenza, ovviamente, non vuole che ci sia un uso continuato di munizioni a grappolo sul campo di battaglia” ha aggiunto.

Usa, Ucraina e Russia non aderiscono alla convenzione che proibisce l’utilizzo e trasferimento di tali munizioni. Anche le organizzazioni per i diritti umani condannano la decisione di Biden. Washington ha affermato di aver ricevuto assicurazioni da Kiev che ridurrà al minimo i rischi per i civili, anche non utilizzando le munizioni nelle aree popolate.

Prigozhin ricompare sui social e attacca i media russi

Dopo lunghi giorni di silenzio seguiti alla ‘marcia su Mosca’ del 24 giugno, il fondatore della milizia Wagner Yevgeny Prigozhin ricompare sui social con un post al vetriolo contro i media statali russi, citato da Novaya Gazeta. “Leggere i giornali, sentire le storie in tv, mi fa stare molto male, i bastardi della tv, che ieri ammiravano i ragazzi della Wagner, ora stanno versando ogni tipo di veleno…Ricordate, bastardi della tv, che non sono stati i vostri figli a combattere nelle nostre file, non sono stati i vostri figli a morire, ma voi, bastardi, state facendo audience con storie come questa”.

8 Luglio 2023

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