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Il ricatto di Erdogan agli alleati: “Ok alla Svezia nella Nato con la Turchia nell’Unione europea”

Il ricatto di Erdogan agli alleati: “Ok alla Svezia nella Nato con la Turchia nell’Unione europea”

Se non siamo al ricatto, poco ci manca. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan alla vigilia dell’atteso vertice Nato di Vilnius, in Lituana, torna a dirsi disponibile all’ingresso nell’Alleanza Atlantica della Svezia, Paese con cui i rapporti sono da tempo ai minimi termini, a patto però che Bruxelles riapra la trattativa per far entrare Ankara nell’Unione Europa.

È questo lo scambio politico che chiede il ‘Sultano’, le condizioni per dare il proprio voto all’ingresso di Stoccolma nella Nato: ingresso che, come noto, è possibile solo col voto unanime di tutti i Paesi membri.

Per prima cosa, apriamo la strada per la Turchia nell’Unione europea e poi apriamo la via per la Svezia come abbiamo fatto con la Finlandia”, sono le parole utilizzate da Erdogan. Sullo sfondo ci sono due questioni: la prima, più importante, è l’agognato ingresso di Ankara nell’Unione Europa, con tutti i benefit che ne conseguirebbero per Erdogan; la seconda è il rapporto teso tra Turchia e Svezia, con quest’ultima accusata da Erdogan di “clemenza” nei confronti dei militanti curdi da tempo rifugiati nel paese scandinavo, che Ankara considera terroristi e di cui chiede l’estradizione.

Al ricatto turco ha risposto a stretto giro la portavoce della Commissione Ue, Dana Spinant, specificando che si tratta di due temi e due percorsi del tutto paralleli. “Non è una sorpresa dire che i due processi sono separati – ha detto -. L’Ue ha un processo molto strutturato di allargamento, e i diversi step devono essere soddisfatti da ogni candidato. È un processo che guarda al merito. Questo processo non può essere legato” a quello dell’adesione della Svezia nella Nato. “I due processi non possono che essere separati”, ha aggiunto Spinant.

Più morbido Jens Stoltenberg. Il segretario generale della Nato si è detto convinto che sia ancora “possibile avere una decisione positiva” sull’ingresso della Svezia nel corso del summit lituano di Vilnius. “Sostengo le ambizioni della Turchia a diventare un membro dell’Ue. Ma dobbiamo ricordare che la Svezia ha rispettato le condizioni definite a Madrid affinché diventi un membro dell’Alleanza. Le ha rispettate per andare incontro alle legittime preoccupazioni della Turchia ma è importante rispettare le legittime preoccupazioni in termini di sicurezza dell’Alleanza”.

Proprio Stoltenberg incontrerà questa sera a Vilnius Erdogan, oltre che i funzionari del governo svedese, per discutere dell’ingresso di Stoccolma nella Nato. Dal presidente turco è poi arrivata la conferma che Vladimir Putin sarà in visita ufficiale ad Ankara il prossimo agosto: “Ci aspettiamo una visita il prossimo mese – ha spiegato Erdogan – se questa visita ci sarà discuteremo al 100 della questione”, facendo riferimento all’accordo del grano tra Mosca e Kiev, ottenuto lo scorso anno con la mediazione dell’Onu e dello stesso Erdogan, ma in scadenza il prossimo 17 luglio. Sul suo rinnovo pesa la richiesta da parte del Cremlino di allargarlo all’esportazione di tutti i prodotti russi e non solo a quelli ucraini.