Il giornalista di Libero
Caso Leonardo Apache La Russa, Facci non chiede scusa: “Donne Rai contro di me, mi spiace mi associno a Roccella”
"Non è stata capita la frase. È come una barzelletta che non fa ridere. Se c’è bisogno di attaccarsi ad una frasetta per attribuirmi, come ha fatto Sandro Ruotolo, quattro reati interroghiamoci sul sistema non su uno svarione stilistico"
News - di Antonio Lamorte
Filippo Facci è “sbalordito, attonito, allibito dal cretinismo bipolare e arrabbiatissimo”. Il giornalista di Libero ha rilasciato un’intervista a Francesca Fagnani per il quotidiano La Stampa. È finito al centro di una polemica enorme dopo il suo articolo sulle accuse di violenze sessuali a carico di Leonardo Apache La Russa, figlio del Presidente del Senato Ignazio, e dopo che è emersa anche una denuncia per stalking da parte dell’ex moglie di Facci. Il giornalista aveva scritto delle sostanze che la sera della presunta violenza aveva preso la 22enne, “indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache La Russa”. La polemica ha travolto il governo considerato che Facci, 56 anni, da settembre dovrebbe condurre una striscia quotidiana di cinque minuti alle 12:55 su Rai2, appena prima del Tg2.
Facci si è detto arrabbiato perché le sue parole sono state usate per attaccare il governo. “Non chiederei scusa di nulla, non è stata capita la frase, è stata usata come pretesto. È come una barzelletta che non fa ridere. Se c’è bisogno di attaccarsi ad una frasetta per attribuirmi, come ha fatto Sandro Ruotolo, quattro reati come sessismo, razzismo, apologia del fascismo e vittimizzazione secondaria interroghiamoci sul sistema non su uno svarione stilistico”. Facci sostiene che la ragazza abbia preso sostanze “che aumentano l’attenzione e lo stato di eccitazione, ti fanno fare quello che vuoi tipo baciare Leonardo Apache prima di smettere di ricordarsi quello che è successo”.
Ma secondo l’articolo 609 del codice penale, è perseguibile per violenza sessuale non solo chi “con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali”, ma anche chi abusa di “condizioni di inferiorità fisica o psichica al momento del fatto”. La pena prevista va dai 6 ai 12 anni di carcere. La 22enne ha raccontato di essersi svegliata nel letto di Leonardo Apache La Russa senza ricordare nulla di come fosse andata la sera prima. Il ragazzo a quel punto le aveva spiegato che avevano avuto un rapporto sessuale e che anche un amico in un’altra stanza aveva avuto un rapporto con lei. Sulla serata la ragazza aveva chiesto a un’amica quello che era successo e quella le avrebbe risposto che pensava che La Russa l’avesse drogata. Il giorno dopo alla clinica Mangiagalli era stata trovata positiva alla cocaina, alla cannabis e alle benzodiazepine, farmaci con proprietà ansiolitiche.
La cosa che più è dispiaciuta a Facci è stata “essere associato alla ministra Roccella, persona di cui ho scritto le peggiori cose, io che sono radicale, proprio perché non si fanno distinzioni nel bipolarismo del cretinismo”. Non è detto che la sua striscia su Rai2 salti. “Si trovano in un doppio vicolo cieco: non possono cedere per una cretinata del genere, ma allo stesso momento le donne della Rai sono tutte contro di me”. Il nuovo amministratore delegato Roberto Sergio ha fatto sapere la decisione sarà presa. “Quel lavoro mi farebbe comodo dal punto di vista alimentare, altrimenti ti assicuro che avrei fatto un passo indietro da solo, non voglio stare lì a difendere la mia rubrichina. Mantengo diverse persone. Molti pensano all’egemonia culturale, ma per me vale solo quella del rosso in banca, per questo sto traslocando. Vada come vada. Mi ritrovo cornuto e mazziato”.